“Inammissibile” il testo per legalizzare la cannabis light

"Inammissibile" il testo per legalizzare la cannabis light

«Inammissibile», questa la parola utilizzata dalla Presidente del Senato Elisabetta Casellati, per definire l’emendamento alla manovra sulla cannabis leggera. Il testo per legalizzare la cannabis light (che non deve superare lo 0,5 di THC, il principio attivo che procura effetti psicotropi), era stato presentato alcuni giorni fa dai senatori del Movimento Cinque Stelle Matteo Mantero e Francesco Mollame. Sarebbe dovuto entrare in vigore a partire da gennaio 2020, ma oggi, il 16 dicembre, è stato bocciato. Nell’aula di Palazzo Madama i due senatori del M5S hanno accusato la Presidente di essere stata influenzata dalla «pressione della sua parte politica». La Casellati si è però difesa, spiegando che è stata solo una “decisione tecnica” e ha aggiunto: «Se ritenete questa misura importante per la maggioranza, fatevi un disegno di legge».

Entusiasta è stata invece la Lega, che ha applaudito la decisione. «Ci tengo a ringraziare il Presidente del Senato, a nome di tutte le comunità di recupero dalle dipendenze che lavorano in Italia e a nome delle famiglie italiane, per aver evitato la vergogna dello Stato spacciatore», ha detto Matteo Salvini.

Soddisfatta si è dimostrata anche Giorgia Meloni, che fuori dall’aula ha sottolineato come l’inamissibilità dell’emendamento sia «una vittoria di Fratelli d’Italia. Una vittoria di chi si batte per una vita libera da ogni droga, che abbiamo condotto al fianco delle comunità terapeutiche, degli operatori del servizio pubblico e delle associazioni». La leader di FDI, ha aggiunto: «La droga non è mai leggera o innocua e noi continueremo a ribadirlo in ogni sede».

Il testo, inserito nel pacchetto di emendamenti approvati in commissione Bilancio, sanciva che l’uso della canapa sarebbe stato consentito in forma essiccata, fresca, trinciata o pellettizzata per fini industriali, commerciali ed energetici. La canapa sarebbe stata inoltre sottoposta ad un’imposta di fabbricazione, applicando al prezzo di vendita le aliquote percentuali di 12 euro per mille chilogrammi, per ogni punto percentuale di cannabidiolo (CBD) presente nella biomassa.

Leonardo Degli Antoni

Giornalista praticante di 24 anni. Per ora scrivo su Masterx e ho un contratto di collaborazione con Il Giorno. Mi piace la cultura e lo spettacolo... ma mi intriga molto anche la cronaca nera. Ho vissuto per un anno in Texas durante le superiori e ho un buon livello di inglese.

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