Mancanza di sensibilità e commenti a sfondo razzista all’ospedale di Sondrio, dove sabato 14 dicembre è morta una bambina nigeriana di 5 mesi. La madre della piccola, una donna originaria della Nigeria, si era accorta che la figlia non stava bene e aveva difficoltà a respirare. L’aveva subito portata all’ospedale, ma quando è arrivata la bimba era in condizioni gravissime e non c’è stato niente da fare. Aveva già smesso di respirare da tempo e i medici non sono riusciti a salvarle la vita. La piccola è morta nella culla nel giro di poco tempo.
In ospedale è arrivato anche il padre della bambina ed entrambi i genitori sono stati informati della terribile notizia. La loro reazione è stata struggente. La madre ha iniziato a urlare disperata. Il suo pianto non avrebbe però impietosito gli altri pazienti della sala d’aspetto, i quali non avrebbero mostrato alcuna empatia o solidarietà per il dolore della donna che aveva appena perso la figlia. Anzi, quelle grida piene di sofferenza devono avere disturbato qualcuno, perché i presenti si sarebbero infastiditi, commentando: «Quelle urla saranno un rito tribale o satanico», «mettetela a tacere quella scimmia!», «Non può essere così grave, fanno un figlio all’anno, perderne uno per loro non è come per noi». Una giovane che era al pronto soccorso per un malore ha assistito a tutta la scena e ha poi scritto un post su Facebook: «Dalla sala d’attesa iniziano commenti di ogni tipo. Chi parla di riti tribali, chi di satanismo, chi di scimmie e chi di tradizioni. Giudizi e parole poco appropriate, cattiveria tanta».