Il 23 gennaio il Consiglio comunale di Milano ha approvato un emendamento che istituisce l’obbligo per i proprietari di cani considerati pericolosi di conseguire un patentino. Il provvedimento abolisce l’obbligo di museruola, ma i padroni dovranno frequentare un corso di tre giorni all’Ats (L’Agenzia di Tutela della Salute della regione Lombardia) per imparare a gestire i propri animali.
«Ci sono razze potenzialmente pericolose, perché selezionate con una certa morfologia», è la spiegazione del garante degli animali Gustavo Gandini, «Un bravo addestratore può portare in giro queste razze con il minimo rischio. Il patentino è un fatto di educazione».
La lista delle razze considerate “pericolose” verrà discussa la prossima settimana e al momento quelle menzionate sono: il Pit Bull, l’American Bulldog, il Bull Terrier, l’American Staffordshire Terrier, il Cane Corso, il Cane da pastore del Caucaso e il Dogo argentino.
Ma in cosa consiste questo patentino? Il corso organizzato dall’Ats si tratterrà di un percorso formativo di dieci ore complessive, suddivise in due o tre giorni. Verranno affrontati argomenti riguardanti lo sviluppo canino: dal riconoscimento dei comportamenti aggressivi e il modo per prevenirli o affrontarli, fino alle norme sui doveri e gli obblighi del proprietario. Al termine del corso è previsto un esame finale e dopo averlo superato si otterrà il patentino.
Il provvedimento, che era stato presentato dal consigliere del Pd Carlo Monguzzi, non è però passato inosservato e ha trovato l’opposizione del centrodestra e del Movimento 5 Stelle.