Un danno economico superiore a 500.000 euro. Queste le cifre che attestano la portata del furto di confezioni di medicinali, in maggior parte anabolizzanti, messo a punto da 17 dipendenti di un’azienda di distribuzione farmaceutica nella provincia di Milano. I farmaci venivano poi rivenduti illegalmente sul mercato nero.
I diciassette “dipendenti infedeli”
A denunciare i colpevoli sono stati i Carabinieri del Nas di Milano che, insieme alle squadre di Alessandria, Torino e Cremona, hanno anche effettuato 17 decreti di perquisizione locale e domiciliare nella giornata di martedì 27 gennaio nei confronti dei “dipendenti infedeli”. Le operazioni, eseguite per ordine della pm Francesca Crupi e del procuratore aggiunto Laura Pedio, sono l’ultimo tassello di un’investigazione ben più ampia.
La prima denuncia era difatti arrivata già nel novembre del 2019 da parte dei responsabili del deposito. Mancava un quantitativo troppo elevato di farmaci per trattarsi di un semplice errore negli ordini. A seguito della denuncia erano dunque iniziate le prime indagini delle Forze dell’Ordine. In totale, si parla di circa tre mila confezioni di farmaci, fra cui anabolizzanti, particolarmente costosi.
La situazione ha avuto un ulteriore importante sviluppo quando, proprio nella giornata di martedì 27 gennaio, sei dipendenti sono stati scoperti in flagrante mentre rubavano le scatole di medicinali.
Il lavoro dei Carabinieri ha permesso il recupero di un alto numero di prodotti farmaceutici che, se conservati in modo non corretto, sarebbero potuti risultare nocivi per la salute. Per questo motivo tutte le confezioni ritrovate sono state sequestrate. Tutto ciò si aggiunge al danno, provocato nei mesi in cui il furto ha continuato a verificarsi, di aver tolto tali farmaci dalla disponibilità dei cittadini.