I meme sul coronavirus tengono uniti gli italiani a distanza

Il nuovo Coronavirus è entrato a far parte della nostra quotidianità ma gli italiani hanno deciso di utilizzare l’ironia come antidoto per la quarantena.

Il virus ha cominciato a diffondersi, prima al nord, poi in tutta Italia a partire dal 21 febbraio, disseminando il panico.
Mentre venivano saccheggiati gli scaffali dei supermercati, scuole e università annunciavano la loro chiusura e i lavoratori cominciavano ad organizzarsi in smart working.
Il web nel frattempo si è riempito di centinaia di meme e video che sono riusciti, inevitabilmente, a strappare un sorriso anche in un momento tanto oscuro per la nostra epoca.

Le tematiche sono e sono state le più disparate: dal tipo di pasta “penne lisce”, uniche invendute nei supermercati al momento dell’assalto quando tutto ma proprio tutto veniva comprato, alle giornate passate in casa ad impazzire.

Le penne lisce, unica tipologia di pasta rimasta sugli scaffali nel momento della spesa folle

Cane in affitto per passeggiata

Per non parlare dei chili assunti in questo periodo, dove il massimo spostamento svolto è quello dal letto alla sedia e dalla sedia al divano. Ma c’è anche chi si filma mentre, vestito di tutto punto, decide di andare a farsi un giro in cucina o in qualche altra parte della casa. O chi scatta una foto al proprio cane con il cartello dei prezzi per ogni passeggiata fatta in sua compagnia, tutto pur di uscire qualche minuto (anche mettere il guinzaglio a un peluche).

 

Cane finto al guinzaglio

Dopo i flashmob da balcone, catene sui social network e il cambiamento delle abitudini, l’Italiano è riuscito a dimostrare ancora una volta di che cosa è capace: ridere ed esorcizzare la tragedia. Il sorriso non è una cura ma una possibilità di evasione. Quindi, nell’attesa che questo brutto periodo finisca, chi più ne ha più ne metta! Il web è a disposizione. E nel caso non ci vedessimo fino all’estate probabilmente potremmo apparire tutti così…

Prospettiva comica dell’estate 2020

 

Comica visione di come potrebbero andare a finire le vacanze 2020 se il virus non dovesse essere sconfitto
Vittoria Frontini

Ho delle voci in testa, così scrivo. Mezza romana e mezza milanese. Sono cresciuta tra set, teatri, musica e tanti libri: le mie continue fonti di energia. Dopo la laurea in Lettere Moderne ho cominciato a scrivere per MasterX. Ballo, viaggio e guardo i film di Walt Disney.

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