Ennesima morte bianca sul lavoro. Due operai di 23 e 52 anni sono morti durante le operazioni di manutenzione di un serbatoio di acetato di etile a Livorno. L’esplosione del serbatoio è stata violentissima e, stando al racconto di alcuni testimoni, i due operai sono stati sbalzati per decine di metri. Una delle due vittime è morta sul colpo, l’altra sull’ambulanza che la stava trasportando in ospedale.
L’incidente è avvenuto nel porto industriale a nord della città, all’interno del deposito costiero della ditta Neri nel settore 28. Ad esplodere, si pensa per una sacca di gas formatasi dopo lo svuotamento del carburante, è stato il serbatoio 62. La zona è stata evacuata e in pochi minuti sono arrivate ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona, dove ci sono decine di depositi di carburante.
Mi sto precipitando a #Livorno da #Firenze, viste le tragiche notizie che arrivano dal porto, dove una violenta esplosione ha distrutto una cisterna e provocato, pare, morti e feriti pic.twitter.com/dFg89gRIYi
— Filippo Nogarin (@nogarin) March 28, 2018
«Giorno orribile per il lavoro in Toscana. Un bollettino di guerra. Massa, Livorno, Massa Marittima, Terranuova Bracciolini. Mi sto recando a Livorno per il tragico incidente». Questo è stato il Tweet del governatore della Toscana, Enrico Rossi a commento dell’incidente. Nella stessa giornata dell’incidente al porto di Livorno, infatti, ci sono stati altri incidenti sul lavoro. Il più grave a Massa dove un incendio si è sviluppato all’interno della Sanac, una fabbrica nella zona industriale. Un operaio è rimasto ferito ed è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per il suo trasferimento all’ospedale Cisanello di Pisa, dove è stato ricoverato con ustioni di terzo grado.
(ns)