Intervistata da People, Linda Evangelista, sfigurata dagli interventi estetici, ha deciso di raccontarsi e condividere la propria storia.
Non posso più vivere nella vergogna
«Mi piaceva sfilare, ora invece tremo al pensiero di incontrare qualcuno che conosco», ha dichiarato l’ex top model 56enne. «Non posso più vivere in questo modo, nascondendomi e nella vergogna. Non posso più vivere con questa pena. Ora voglio parlare». Evangelista ha mostrato alcune foto del corpo sfigurato spiegando quanto accaduto durante e dopo gli interventi estetici. La modella ha parlato del dolore fisico e emotivo cui è andata incontro dopo l’intervento di rimozione del tessuto adiposo (criolipolisi) che l’ha resa irriconoscibile.
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La malattia
La procedura, che rimuove il tessuto adiposo attraverso il freddo, ha causato l’espansione e l’irrigidimento del tessuto adiposo. Dopo tre mesi, Evangelista ha iniziato a notare protuberanze su collo, cosce e seno. Ridotta alla fame nel tentativo di perdere peso, Evangelista ha deciso di andare da un medico, che le ha diagnosticato un’iperplasia adiposa paradossale. Effetto collaterale della criolipolisi, l’iperplasia si manifesta soltanto nell’1% dei pazienti. Nonostante due interventi di liposuzione per rimediare, l’iperplasia è tornata. «Le protuberanze sono dure e se cammino senza un busto quando indosso un vestito ho degli sfregamenti fino al punto da sanguinare», ha detto Linda. «Non mi guardo allo specchio non sembro io».
La triste parabola
Top model dal fascino androgino, ha sfilato per Chanel e per Versace insieme a personalità del calibro di Naomi Campbell e Christy Turlington. È stata anche la musa ispiratrice di George Michael, che l’ha resa protagonista del videoclip di Too Funky, e, nonostante negli ultimi anni si sia completamente eclissata, si è fatta conoscere anche dalla Generazione Z grazie a una citazione virale di Aja, drag queen di RuPaul’s Drag Race.
«Perché sentiamo il bisogno di fare queste cose al nostro corpo?», si domanda l’ex diva. «Ho sempre saputo che sarei invecchiata e so che il corpo va incontro a cambiamenti ma non avrei mai pensato di apparire così». Persa la sua identità, non si riconosce più né fisicamente né come persona: «Lei [Linda Evangelista] è come se fosse scomparsa». La sua parabola estetica non è tanto differente da quella di Demi Moore o di Donatella Versace. Colpevolizzarle per la loro scelta di ricorrere alla chirurgia estetica è fin troppo facile. Sotto al post Instagram di Linda Evangelista, la solidarietà di tutto il mondo della moda: da Marpessa a Silvia Venturini Fendi, da Naomi Campbell a Iman. Questi abbracci virtuali dovrebbero farci riflettere sul sistema-fashion, che ancora riduce le donne a schiave della propria immagine e rappresentazione. Al netto di messaggi melliflui e ipocriti su body positivity e inclusività.
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