La Corte d’appello di Parigi ha ordinato la ripresa delle cure per Vincent Lambert, ex infermiere tetraplegico in stato vegetativo al centro di una battaglia legale ormai decennale. I trattamenti che tenevano in vita il paziente erano stati interrotti nella giornata di ieri. La Corte europea dei diritti umani ha infatti deciso nel pomeriggio di respingere il ricorso dei genitori in assenza di nuovi elementi.
Il Presidente francese Emmanuel Macron aveva respinto la decisione, rimettendola al nucleo familiare. La Corte d’appello di Parigi, invece, ha accolto a sorpresa il ricorso dei genitori, ferventi cattolici, che hanno invocato le raccomandazioni del Comitato dei Diritti dei disabili delle Nazioni Unite. La decisione è stata salutata come una grande vittoria dalla madre Viviane, che insieme al marito si batte per tenerlo attaccato alle macchine.
La moglie di Lambert, suo nipote e sei fratelli avevano accettato la scelta dei medici ed erano d’accordo con l’interruzione delle cure. I genitori invece avevano partecipato a un corteo con circa 200 persone davanti all’ospedale dove è ricoverato il figlio, chiedendo di continuare ad alimentarlo artificialmente. Il nipote François commenta a tarda sera con la France Presse: «Per una volta ci avevo creduto. E’ puro sadismo da parte del sistema medico-giudiziario».
