La strage di Altavilla Milicia: tra religione e occultismo

Ad Altavilla Milicia, un piccolo paesino in provincia di Palermo, un uomo di 54 anni ha assassinato sua moglie, Antonella Salomone e due dei suoi tre figli, Emanuel e Kevin di 5 e 16 anni «Mi chiamo Giovanni Barreca. Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi». Queste parole del muratore durante la chiamata al 112, subito dopo la strage.

Una notizia che ha colpito tutti i cittadini e ha aperto numerosi dibattiti riguardo al movente. Barreca avrebbe infatti confessato ai carabinieri di aver agito «per liberare i familiari dal demonio». La pista legata all’ambito religioso sembra essere la più attendibile, soprattutto dopo le parole della figlia superstite di 17 anni. «Hanno fatto un esorcismo», ha raccontato sotto shock la ragazza, la prediletta del padre. Nel delitto sarebbe coinvolta anche una coppia di conoscenti dell’uomo, anche loro membri di una comunità evangelista. Molti hanno parlato anche di setta, un termine spesso utilizzato per il satanismo, ma qual è invece la storia di questo ramo del Cristianesimo?

Un Credo con radici antichissime

Durante la notte, Barreca aveva percepito presenze demoniache all’interno della casa. Poi il caos. I resti di Antonella sono stati ritrovati carbonizzati e sepolti. I due fratelli sono stati strangolati nel loro letto. Sono tante le domande che questa storia fa sorgere, in primis cosa può essere scattato nella testa dell’uomo e perché proprio la figlia sarebbe stata risparmiata.

Ma facciamo un passo indietro. La chiave, secondo gli inquirenti, starebbe proprio nel “fanatismo religioso” della comunità evangelista a cui Giovanni e i due sospetti complici facevano parte. Questo tipo di credo è emerso dopo la rivolta di Lutero nel 1517, opponendo il Vangelo (da qui il nome, essendo Cristo e il Nuovo Testamento la vera rivelazione secondo i credenti) e le pratiche delle prime comunità cristiane alla tradizione cattolica.

Le differenze con la Chiesa Cattolica

Le Chiese evangeliche, sia antiche che recenti, condividono caratteristiche comuni: la centralità della predicazione e l’ascolto della Bibbia, la semplificazione dei riti (ad esempio, la celebrazione della Santa Cena solo una volta al mese con semplice pane bianco e vino) e una struttura comunitaria in cui i pastori, scelti per la loro competenza biblica, non hanno un ruolo mediatorio, essendo ogni cristiano considerato sacerdote e santo. Nelle prime epoche del Cristianesimo, infatti, il termine “santo” comprendeva tutti i cristiani, indicandoli come “santificati” o “consacrati” per essere posti a parte da Gesù a prescindere dal battesimo. Un’enorme differenza rispetto alla Chiesa Cattolica Romana.

La Santa Cena in una Chiesa Evangelica

Le comunità evangeliche rappresentano un’associazione di Chiese affiliate che si basa sull’unità tra le Chiese stesse, accettando la diversità e non richiedendo l’obbedienza a un’autorità centrale, come il Papa, né l’adesione a una struttura gerarchica. Un altro punto riguarda il ruolo di Cristo, unico protagonista della vita spirituale, senza culto verso i santi o Maria.

Si stima che in Italia ci sarebbero circa 400.000 cristiani evangelici, mentre nel mondo supererebbero i 400 milioni. Nel 2020, la maggioparte di membri risiedeva nel Sud globale, con gli Stati Uniti come unico paese del Nord e con il più alto numero di credenti.

Il racconto della vicina di casa

Un uomo «diabolico», lo descrive Pascal Ballof, un’abitante della zona. Mi spegneva la luce della statua della Madonnina che tenevo in giardino, ha raccontato: il culto di Maria, come accennato precedentemente, sarebbe contro l’ideologia evangelista. «I figli sembravano più piccoli della loro età e andavano a scuola senza libri. La ragazza era timidissima, mentre il più piccolo veniva spesso rimproverato». Antonella Salomone non poteva avere rapporti con la vicina «perché Giovanni glielo impediva».
Secondo la conoscente, Barreca picchiava la moglie ed era ossessionato dalla figura del Diavolo. Satana, secondo questo credo, esiste ed è reale, un’entità malefica tangibile nella vita di ogni uomo.

Perché non è corretto parlare di setta

I giornali hanno spesso utilizzato la parola “setta” come sinonimo della comunità evangelista frequentata dai tre. Secondo Treccani, si definisce setta “un gruppo di individui che aderiscono e supportano una specifica dottrina filosofica, religiosa o politica. Un termine utilizzato, talvolta con intenti polemici, per descrivere gruppi che si distaccano dalla comunità religiosa di origine a causa di disaccordi su questioni dottrinali o disciplinari”. La Chiesa evangelista, invece, è un vero e proprio movimento religioso, come lo è la Chiesa Cattolica Romana, entrambe figlie del Cristianesimo.

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