Attacco a Nottingham: accoltellati e investiti in strada

È di tre persone il bilancio delle vittime dell’attacco avvenuto martedì 13 giugno nel cuore della città di Nottingham, in Gran Bretagna. È stato arrestato un uomo di 31 anni con l’accusa di omicidio.

 

La dinamica dell’attacco

Barnaby Webber e Grace Kumar, studenti universitari 19enni, sono stati trovati accoltellati a morte in Ilkeston Road, a ovest del centro della città. A poco più di 3 km di distanza, in Magdala Road, un uomo di 54 anni, Ian Coates, è stato trovato a terra morto con ferite da arma da taglio. Alcuni testimoni hanno allertato la polizia di Nottingham, che è accorsa immediatamente a constatare la morte delle tre persone. La polizia ha risposto anche a un’altra segnalazione in Milton Street dove un furgone aveva appena provato a investire altre tre persone, attualmente in ospedale.

I due universitari stavano tornando a casa alle 4 del mattino da una festa post-esami ed erano a pochi minuti dalla loro residenza: si sono imbattuti nel 31enne e ne è nata una lite, finita con l’accoltellamento dei giovani, lasciati a terra in una pozza di sangue. Un’ora dopo circa, l’uomo ha ucciso un muratore di 54 anni che stava andando a lavoro e gli ha rubato il furgone con il quale ha provato a fuggire: la polizia però lo ha immobilizzato con il teaser e lo ha arrestato.

Le tre vittime degli attacchi

Il sospettato, un piccolo spacciatore di droga descritto con barba e treccine rasta, è originario di un Paese dell’Africa Occidentale, e avrebbe alle spalle alcuni problemi mentali. Arrivato in età adolescenziale in Gran Bretagna, non ha mai preso la cittadinanza britannica, anche se era in possesso di un permesso di residenza regolare. Si sarebbe convertito recentemente all’Islam e avrebbe cominciato a frequentare la moschea locale.

Il premier britannico Rishi Sunak ha twittato di voler essere aggiornato costantemente sugli sviluppi dell’incidente che lui ha definito “scioccante”: “I miei pensieri vanno ai feriti, alle famiglie e ai cari di coloro che hanno perso la vita”.

Le indagini in corso

Buona parte del centro città è stato chiuso al traffico e blindato per accertamenti. “Riteniamo che questi tre incidenti siano collegati e ora abbiamo in custodia un uomo. Un certo numero di strade in città resterà chiuso mentre proseguono gli accertamenti”. A dichiararlo è il capo della polizia di Nottingham, Kate Meynell che non si è pronunciata sulla matrice dell’attacco plurimo. Nelle indagini è stato coinvolto anche l’antiterrorismo, perché per adesso restano aperte tutte le piste possibili. La dinamica degli attentati ricorda quelli compiuti negli anni scorsi, sia nel Regno Unito sia altrove, dai lupi solitari ispirati al terrorismo di gruppi jihadisti di matrice islamica.

La polizia scientifica di Nottingham
La polizia scientifica di Nottingham

 

Tra questi, ricordiamo l’attacco, rivendicato dall’Isis del 3 giugno 2017 sul London Bridge, a Londra, quando un furgone con a bordo tre uomini, ha travolto e ucciso i passanti. Tre mesi prima, il 22 marzo, un cittadino britannico di fede islamica si lanciò contro i pedoni a bordo di un suv sul ponte di Westminster.

 

L'attentato al London Bridge
L’attentato al London Bridge

 

Giulia Zamponi

Toscana, classe 1990, sono approdata a Milano per inseguire il mio sogno: il giornalismo. All’Università di Pisa mi sono laureata in Informatica Umanistica, dove ho imparato a trattare i contenuti culturali in forma digitale e a comunicarli attraverso le varie piattaforme web. Sono una giornalista pubblicista e ho collaborato con “Il Tirreno”: la prima volta che sono entrata in una redazione mi sono resa conto che non sarei mai più voluta uscire. Adesso giornalista praticante per MasterX. Mi interesso principalmente di esteri e di criminologia: mi piace analizzare ogni particolare di una situazione e indagare sugli aspetti più nascosti della realtà. Sono un’anima solare, sensibile e determinata. Amo l’intensità dei tramonti, gli intricati thriller di Joel Dicker ed il rumore delle onde del mare.

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