
La Polonia vira a destra. Karol Nawrocki, esponente del partito sovranista Diritto e Giustizia, ha conquistato la presidenza superando al ballottaggio il sindaco di Varsavia, il filo-europeista Rafał Trzaskowski.
I numeri del voto
Lo scrutinio ha confermato un testa a testa fino all’ultimo voto: Nawrocki ha ottenuto il 50,89%, contro il 49,11% del rivale. Appena 369.500 voti hanno separato i due candidati.
La partecipazione alle urne si è attestata al 71,6%, in crescita rispetto al 67,31% registrato al primo turno del 18 maggio. In quella circostanza, Trzaskowski aveva ottenuto un leggero vantaggio con il 31,4%, contro il 29,5% di Nawrocki. I sondaggi successivi hanno mostrato un duello equilibrato, poi confermato dalle urne.
Decisivo, nel ribaltare gli equilibri, è stato il sostegno di Sławomir Mentzen, leader della Confederazione, formazione anti-sistema con posizioni ancora più a destra rispetto a Diritto e Giustizia. Nawrocki, in vista del secondo turno, aveva siglato un accordo formale con Mentzen, assicurandosi così un appoggio cruciale. Il nuovo presidente assumerà ufficialmente l’incarico il 6 agosto.
I sovranisti esultano
Tra le fila sovraniste, la vittoria è stata accolta con entusiasmo. Il primo a congratularsi è stato Viktor Orbán, che ha definito quella di Nawrocki “una fantastica vittoria”, aggiungendo: “Non vediamo l’ora di collaborare per rafforzare la cooperazione di Visegrad”.
Per Marine Le Pen, l’esito delle urne rappresenta “una sconfessione dell’oligarchia di Bruxelles che intende imporre agli Stati membri un’uniformazione delle loro legislazioni senza alcuna volontà democratica”.
Sulla stessa linea Matteo Salvini, che ha commentato: Nawrocki è stato premiato “dal voto libero e democratico dei cittadini polacchi, con buona pace dei burocrati di Bruxelles e di tutti quei media che da giorni lo definiscono estremista”.
Più istituzionale la reazione della premier Giorgia Meloni, che ha espresso le proprie congratulazioni al neopresidente di una “nazione di cui l’Italia condivide valori comuni, solidi rapporti di collaborazione e storica amicizia”.
La reazione dell’Unione europea
A Bruxelles, il risultato è stato accolto con prudenza. Le istituzioni europee osservano con preoccupazione il ritorno della destra sovranista a Varsavia, ma provano a mantenere aperti i canali di dialogo. “Sono fiduciosa che l’Ue continuerà la sua ottima cooperazione con la Polonia”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, lasciando spazio a un cauto ottimismo.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato alla collaborazione. “Continuiamo a costruire un’Europa forte, indipendente e competitiva, che rispetti lo Stato di diritto”, ha affermato.