Europa al voto: In Polonia avanti l’europeista Trzaskowki, in Portogallo vince il centro destra

Domenica di elezioni in Europa, oltre alla Romania anche Polonia e Portogallo sono passate dalle urne. A Varsavia, il ballottaggio delle presidenziali sarà tra il candidato europeista Rafat Trzaskowki e il nazionalista Karol Nawrocki, mentre a Lisbona vince il centrodestra di Montenegro, ma senza i numeri per governare.

Il voto in Polonia

È il liberale Rafal Trzaskowski, già sindaco di Varsavia, a vincere il primo turno delle elezioni presidenziali polacche. Il candidato centrista ed europeista, membro del partito Piattaforma Civica dell’attuale primo ministro Donald Tusk, ha ottenuto il 31.3% delle preferenze. Una vittoria di misura sul 29.5% di Nawrocki, candidato di Ordine e Giustizia, il partito populista e sovranista polacco.

I risultati delle elezioni in Polonia. FONTE: POLITICO.

Si andrà dunque al secondo turno, previsto per il primo giugno, in un contesto di incertezza. I sondaggi iniziali davano Nawrocki intorno al 26%, ma ora la sfida è più aperta. Il sindaco di Varsavia tenterà di fare proseliti negli altri partiti di centro e nei candidati di sinistra membri della coalizione di Tusk. Si tratta del movimento di Szymon Holownia, lo speaker del parlamento, con il 4.9%, e il partito di sinistra di Magdalena Biejat, con il 4%. Fuori dalla coalizione di Tusk, ma nello spettro dell’estrema sinistra, c’è Adrian Zandberg che con il suo 4.86% potrebbe confluire nella coalizione europeista.

Più ampio, invece, il bacino a cui può attingere Nawrocki. Il candidato di Ordine e Giustizia spera di poter ottenere il sostegno dell’estrema destra di Slawomir Mentzen, arrivato terzo con il 14.8%. A complicare ulteriormente la situazione, potrebbe intervenire anche Grzegorz Braun, candidato del partito antisemita noto per aver usato un estintore per spegnere una menorah nel parlamento polacco, che ha raggiunto il 6%.

Il voto in Portogallo

Il Portogallo va verso un altro governo di minoranza. L’Alleanza Democratica, la coalizione di centro-destra, ha vinto le elezioni portoghesi, ma il margine di vantaggio non basta. Appaiati,  il movimento di estrema destra Chega e i socialisti.

La coalizione di Luís Montenegro ha raggiunto il 32% delle preferenze, portando l’Alleanza Democratica a controllare 89 seggi in parlamento, lontani dai 116 necessari per la maggioranza.

I risultati delle elezioni in Portogallo. FONTE: POLITICO.

Il panorama politico sembra ingovernabile. Il partito socialista di Pedro Nuno Santos, ex-primo ministro, ha raggiunto il 23%, perdendo circa 20 seggi. Punito probabilmente per aver forzato il ritorno alle urne. A pochissima distanza Chega, il movimento di estrema Destra, che è riuscito a raggiungere lo stesso numero di seggi. Continua, dunque, la sua crescita infermabile partita dal 2019 con un solo parlamentare.

Restano dunque le incognite su che sorta di governo potrebbe formarsi. Montenegro ha escluso qualsiasi forma di alleanza con Chega, che significa un governo di minoranza con il supporto tattico della sinistra. Lo scorso anno, infatti, Nuno Santos ha optato per una collaborazione costruttiva che ha permesso a Montenegro di formare il governo.

Santos, però, è chiaro che non sarà più alla testa del partito. Il fallimento elettorale ha assunto quasi le forme di un foto di sfiducia. gli equilibri governativi saranno nelle mani del successore.

Ettore Saladini

Laureato in Relazioni Internazionali e Sicurezza alla LUISS di Roma con un semestre in Israele alla Reichman University (Tel Aviv). Mi interesso di politica estera, politica interna e cultura. Nel mio Gotha ci sono gli Strokes, Calcutta, Martin Eden, Conrad, Yitzhak Rabin, Jung e Wes Anderson.

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