Quello appena trascorso è stato un grande weekend per lo sport italiano. Caratterizzato da importanti successi che hanno fatto esultare i tanti appassionati. Tra Formula1, rugby e atletica, le gioie non sono certo mancate.
La doppietta della Ferrari
La rossa è tornata. E l’ha fatto in grande stile. Al primo appuntamento stagionale la Ferrari ha infatti dominato il Gran Premio del Bahrain, conquistando i due gradini più alti del podio: primo Leclerc, secondo Sainz. Un successo che mancava da più di anni (con Vettel, a Singapore) e che pone fine ad un lungo periodo di buio. «Un inizio da sogno, sono davvero felice» il commento del monegasco, giunto alla terza vittoria in carriera. «Con questa doppietta la Ferrari sta nei posti che questo team dovrebbe sempre occupare» le parole del compagno spagnolo. Per la scuderia più vincente della storia questo weekend non deve quindi essere un’eccezione. E con una «macchina fantastica» come quella di quest’anno, i tifosi del Cavallino possono ben sperare.
La storica vittoria dell’Italrugby
Dopo sette anni e 36 ko consecutivi la gioia è incontenibile. Lacrime, abbracci e sorrisi per festeggiare l’incredibile vittoria contro il Galles. Arrivata all’ultimo minuto dell’ultima partita di questo Sei Nazioni, in uno dei tempi del rugby mondiale come il Millennium Stadium di Cardiff. Un match bellissimo, vinto con il cuore ma anche con la testa. Frutto di un progetto serio e di un percorso ben studiato. «Sono felicissimo per questi ragazzi, se lo sono davvero meritati» il commento del ct Crowley. Un gruppo giovane, forte e affiatato, che ha tutto il potenziale per fare bene nei prossimi anni. Riscattando un movimento storicamente indietro rispetto all’elitè europea e mondiali.
L’oro mondiale di Jacobs
Marcell Jacobs si conferma l’uomo più veloce del mondo. Infrangendo il record europeo dei 60 metri piani e conquistando la medaglia d’oro ai mondiali indoor di Belgrado. Con il fantastico tempo di 6”41 il campione olimpico ha preceduto gli statunitensi Coleman e Bracy. Dimostrando ancora una volta di essere il numero uno della velocità. «Era importante far capire che i successi di Tokyo non erano un caso» le dichiarazioni del 27enne azzurro.
A proposito di grandi campioni, Gianmarco Tamberi – sceso in pedana con una bandiera ucraina disegnata sulla spalla – ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara di salto in alto.