Molestie sessuali e irregolarità finanziarie e di voto. Sono questi i principali punti della denuncia che Deborah Dugan, la CEO della Recording Academy, ha presentato alla Commissione per le Pari Opportunità di Los Angeles. Nelle 44 pagine, Dugan afferma di essere stata rimossa dalla sua carica per vendetta, dopo aver portato alla luce queste presunte problematiche.
Nelle dichiarazioni, le accuse di molestie sessuali sono rivolte a Joel Katz, un potente avvocato dell’organizzazione dei Grammy. Dugan spiega che, appena selezionata per l’incarico di CEO, sarebbe stata invitata a cena da Katz. Durante quella serata, l’avvocato avrebbe espresso commenti maliziosi nei suoi confronti, tentando ripetutamente di avvicinarsi a lei.
Katz ha respinto nettamente tutte le accuse. Anche l’organizzazione dei Grammy si è dichiarata estranea. E ha poi aggiunto: «È strano che la signora Dugan non abbia mai sollevato queste gravi accuse prima di quelle mosse contro di lei da un dipendente». Uno storico membro del team, infatti, aveva denunciato una cattiva condotta della donna e aveva fatto avviare una indagine.
Chi è la CEO Dugan
Deborah Dugan ha cambiato la storia dei Grammy. È la prima donna ad essere diventata presidente degli Oscar della musica. Avvocato, ex dirigente musicale, è succeduta a Neil Portnow, il primo agosto del 2019. Dugan ha portato avanti l’idea, già presentata dal suo predecessore, che le donne nel settore della musica dovrebbero intensificare la loro presenza, per poter così avanzare in carriera. Ecco perché, per affrontare questioni di diversità e squilibrio di genere, ha apportato una serie di modifiche strutturali all’organizzazione.
Un’edizione femminile dei Grammy
La 62esima edizione dei Grammy inizia domenica 26 gennaio, nella sua sede storica di Los Angeles. Gli Oscar della musica anche quest’anno saranno guidati da Alicia Keys. Accanto a lei una forte presenza femminile nelle nomination: otto per Lizzo e sei per Billie Ellish. Tra le protagoniste anche Demi Lovato, nel suo grande ritorno sul palco, e Camila Cabello.