Si tratta del furto più incredibile nella storia del dopoguerra: nel Castello di Dresda, in Sassonia, sono stati rubati antichi gioielli d’arte dal valore complessivo di un miliardo di euro.
A dare l’allarme il Green Vault Security Center alle 4,59 di questa mattina. Intorno alle 5,35 i vigili del fuoco hanno spento un incendio in una cabina elettrica non lontano dal Ponte di Augusto, togliendo di fatto l’elettricità del Castello.
Secondo le prime ricostruzioni i ladri si sono introdotti nel museo passando per una finestra laterale, dalla Schlossplatz, per poi dirigersi nella stanza dei gioielli.
Dalle telecamere del Castello si vedono due delinquenti urtare la vetrina e scappare con il bottino, «ma non è escluso che ce ne fossero altri all’esterno», ha dichiarato Volker Lange, presidente della polizia criminale.
La polizia sta indagando sull’effettiva connessione tra il furto, l’incendio della cabina e quello di un’auto, probabilmente il veicolo di fuga, avvenuto nelle vicinanze del luogo della rapina.
Non si conosce con esattezza l’entità del colpo. I pezzi rubati sono circa cento, tra cui tre guarnizioni di diamanti e brillanti. Si tratta di un «inestimabile valore storico artistico e culturale», ha affermato ai giornalisti Marion Ackermann, direttrice generale delle Collezioni d’arte statali di Dresda. «Non solo le raccolte d’arte statali sono state derubate, ma anche noi sassoni! Non si può capire la storia della Sassonia senza il Green Vault» ha twittato il primo ministro della Sassonia Michael Kretschmer.
La Grünes Gewölbe fino a questa mattina custodiva la più grande collezione di gioielli in Europa del XVIII secolo, tra cui quelli della corona sassone. Costruita su commissione di Augusto II il Forte, tra il 1723 e il 1730, la sala verde è un museo che contiene oltre 4000 pezzi. Tra i più importanti della collezione il Sächsische Weiße (Sassone bianco), diamante di 48 carati e il Verde di Dresda, di 41 carati, diamante unico al mondo, attualmente in mostra al Metropolitan di New York.
A rendere ancora più incredibile l’operazione è che il museo, dopo un lungo restauro costato 45 milioni di euro, è stato disposto di un sistema di elevata tecnologia, difficile, ma evidentemente non impossibile, da decifrare.
La polizia ha istituito una commissione investigativa speciale. Si suppone che l’atto sia stato pianificato da tempo. Nel corso delle indagini, le forze dell’ordine hanno interrogato quanti erano a conoscenza della situazione sulla sicurezza del posto, compresi i dipendenti Staatliche Kunstsammlungen Dresden, istituzione museale di Dresda.