“Hai visto che piove?”. Questa mattina il noto brano di Jovanotti avrà accompagnato il buongiorno di molte persone. Perché l’Italia si è svegliata con la pioggia. E dopo mesi di siccità è certamente una notizia. Una bella notizia.
Il ritorno dell’inverno
Una mite perturbazione, proveniente dalle isole Baleari, ha fatto sì che quasi tutta la penisola sia stata bagnata dall’acqua. E in particolare le regioni del Nord, dove le precipitazioni mancavano da addirittura 111 giorni. “L’arrivo della pioggia è manna dal cielo. Nelle campagne è finalmente possibile avviare le semine primaverili” afferma la Coldiretti. Che sottolinea, però, che per “essere di sollievo deve durare a lungo, cadendo in maniera costante ma non troppo intensa”. Preoccupa quindi il ciclone previsto per venerdì 1 aprile, in arrivo dalla Lapponia. Attesi temporali abbondanti e temperature in forte calo, con le massime che scenderanno di 10-15 gradi. “Le precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua – continua la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana – mentre il brusco abbassamento delle temperature distrugge le piante da frutto che si trovano in piena fioritura”.
Un periodo eccezionale che farà ripiombare l’Italia nell’inverno. Ponendo fine al preoccupante periodo di siccità appena trascorso.
Le condizioni meteo ad Aprile
Meteorologicamente parlando, i primi giorni di aprile saranno movimentati. Caratterizzati da condizioni instabili e dall’arrivo di nuovi cicloni gelidi. Pioggia, neve al Nord (anche a quote collinari) e grandine al Sud (dovuta allo ‘scontro’ con l’aria nordafricana preesistente). Ma anche forti venti che potrebbero attivare anche un moto ondoso molto vivace.
Se il forte sbalzo termico e le numerose precipitazioni rappresentano un potenziale rischio per l’agricoltura, risultano fondamentali contro la crisi idrica. Anche se le piogge previste dai modelli nei prossimi giorni non saranno sufficienti a colmare il gap precipitativo da inizio anno, porteranno un ristoro almeno momentaneo.