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F1, Ferrari: bagno di folla mondiale per lo show di Milano

Il re e i suoi due paladini fanno la loro uscita dal castello, accolti da un pubblico adorante radunatosi nella piazza del Castello Sforzesco. L’evento, organizzato da Unicredit, nuovo main partner della Scuderia Ferrari, ha radunato più di 10mila persone provenienti da tutto il globo. Un ultimo bagno di folla in una cornice più che suggestiva per Frédéric Vasseur, Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Una grande promessa, quella fatta dai due piloti della rossa: «il nostro obbiettivo è riportare entrambi i titoli a Maranello». La parola ora passa alla pista con il primo appuntamento della stagione. Il Gran Premio di Melbourne, Australia, si correrà alle 5:00 italiane di domenica 16 marzo.

L’evento

In migliaia si sono dati appuntamento alla piazza del Castello Sforzesco. Una marea rossa si è riversata nelle strade della città meneghina per far sentire il proprio affetto ai loro idoli. Argentina, Bulgaria, Messico e Australia. Tutti sono arrivati a Milano per poter vedere da vicino Hamilton e Leclerc. Sin dalle prime ore del mattino i tifosi si sono accalcati per potersi aggiudicare il posto migliore per poter strappare un autografo o una foto.

Un evento in grande stile. Ferrari ha allestito per l’occasione un motorhome nelle vie adiacenti al castello. La Scuderia di Maranello ha dato la possibilità ai suoi paladini di calcare le strade della città con due monoposto. Per le vie di Cairoli sono risuonati i mille cavalli della SF-90 e della SF-21. Charles Leclerc è salito nella prima. La monoposto che nel 2019 gli ha regalato una doppietta (Belgio, Spa Francorchamps -Monza) che è diventata un ricordo indelebile per tutti gli appassionati. Il britannico, invece, si è calato nell’abitacolo di una delle vetture meno amate degli ultimi anni. Un giro veloce e poi il primo dei donuts, i “tondi” riservati ai campioni del mondo sul rettilineo del circuito di Yas Marina al termine del Mondiale.

 

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All’improvviso, alle spalle di Lewis compare di nuovo il n°16. Il monegasco e il sette volte iridato hanno concesso due giri in parata. Si sono poi ritrovati al centro della strada per lasciare la loro firma sull’asfalto milanese. Non sono mancati i “Problemi, problemi, problemi…” tanto citati da Carlo Vanzini. Nessuna difficoltà durante l’esibizione, solo qualche difficoltà di collegamento audio tra il motorhome e il palco dell’evento. Dopo essere smontati dalle rispettive monoposto, i piloti si sono recati sul palco allestito davanti alla fontana della piazza, dove hanno raggiunto Vanzini e Vicky Piria.

Emozione pura

Visibilmente emozionato Hamilton. Sono stati giorni intensi per il sette volte iridato da quando ha ufficialmente iniziato questa nuova avventura il 20 gennaio. «Non c’è nulla come la passione dei ferraristi, essere in Italia per me è davvero qualcosa di speciale», ha detto il n°44. Poi, la promessa per il futuro: «Penso che potremo lottare per il campionato. Lo credo sul serio, credo che il team abbia tutto per battersi per il titolo». Un tuffo nel passato nel segno del ‘Kaiser’: «Per anni ho sentito l’inno italiano quando Michael vinceva. Non ne conosco le parole, ma spero di impararle vincendo».

Perfettamente a suo agio Charles Leclerc. Davanti al suo popolo il monegasco ha parlato dei suoi esordi coi kart e del sogno di diventare campione con la Rossa: «Ho sempre avuto un rapporto speciale con questo Paese. Sognavo di far parte della Ferrari e ora mi ritrovo a vivere il mio sogno, guidare per questa squadra e fare di tutto per farla ritornare vincente». Leclerc inizia il suo ottavo anno in Formula 1, il settimo in Ferrari, più affamato che mai.

Una voglia di vincere condivisa anche dal team principal Fred Vasseur: «Con loro possiamo fare un bel lavoro. Avremo una nuova energia e anche una pressione che può diventare positiva». Molto più cauto però rispetto ai suoi piloti, e avverte: «Là davanti sarà una lotta serrata. Ci aspetta una stagione lunga, fatta di alti e bassi. Abbiamo ancora del lavoro da fare».

Aspettative

Da ormai troppi anni mancano i titoli a Maranello. Da troppo tempo il mantra è diventato “Il prossimo anno è il nostro anno”, solo per poi rimandare ancora. Bisogna passare ora dalle parole ai fatti. Il progetto 677 (SF-25) eredita una grande responsabilità. La prima vettura nata a tutti gli effetti sotto la guida Vasseur è chiamata a un’impresa. L’entusiasmo in casa Ferrari è stato ridimensionato dopo la tre giorni di test. Molti vedono una McLaren irraggiungibile, altri pensano che il progetto sia solo acerbo, ma che il potenziale ci sia. Infine, c’è chi sostiene che la Rossa si sia nascosta in Bahrain.

Sul palco sono state schierate tre monoposto scelte non a caso. Al centro una mule car (la SF-24), con la livrea della stagione 2025 presentata all’evento di Londra. Il futuro, la sfida che sta per cominciare. Le vetture a fianco le testimoni di una storia gloriosa. Da una parte la F2004, dall’altra una 248F1, vetture guidate da Michael Schumacher nel 2004 e nel 2006. Il tributo fatto da Lewis Hamilton è una promessa, ma anche un desiderio di rinascita. Il suo obbiettivo non è vincere l’8° mondiale, che lo porrebbe in cima all’Olimpo della Formula 1. La missione è vincere il primo mondiale da pilota della Ferrari. Quando si veste il rosso tutto quello che è stato fatto prima non conta. Fernando Alonso ai tempi descrisse così il suo approdo a Maranello: «Non sono più un due volte campione del mondo. Sono Fernando Alonso, pilota della Ferrari».

 

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Incontenibile l’entusiasmo del popolo ferrarista. Ogni volta che Lewis o Charles prendevano la parola si sono levati cori come “Portateci il mondiale” o l’ormai celebre “Lasciate cucinare Vasseur”. Le aspettative quest’anno sono più alte che mai. La presenza di una folla così ampia davanti ai piloti non è più un semplice atto di fede. I ferraristi si congedano con l’auspicio di ritrovare a Monza una Ferrari capolista in entrambe le classifiche dei Mondiali, costruttori e piloti.

 

 

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