Il 10 gennaio 2024 ci siamo confrontati con la modifica della gestione delle bollette del gas. Stessa rivoluzione che si avrà anche a luglio del 2024 con quelle della luce. Dal momento in cui il Governo italiano non ha stabilito nessuna proroga nei confronti del mercato tutelato dell’energia, saremo tutti catapultati nel mercato libero.
Questa situazione può essere motivo di grande confusione per i consumatori, che si ritrovano a dover scegliere, nella giungla delle bollette, le offerte che fanno al caso loro. Le domande sono tantissime. Soprattutto a seguito del bombardamento telefonico dei call center che, da novembre del 2023, cercano di accaparrarsi nuovi clienti.
Mercato tutelato vs mercato libero
Il mercato tutelato prevede che le tariffe siano stabilite dalla ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Quest’ultima aggiorna le tariffe mensilmente per quanto riguarda il gas, e ogni tre mesi per quanto riguarda la luce. Nel mercato tutelato rientrano tutti coloro che non hanno mai cambiato fornitore. Il mercato libero implica, invece, che la tariffa sia concordata direttamente con il fornitore. In questo caso il prezzo può essere fisso o variabile.
Secondo Gritti Energia, il 40% degli italiani si trovano ancora nel mercato tutelato. Questo significa che si contano 9 milioni di utenti per la luce e 6 milioni per il gas. È il motivo per il quale i vari call center sono alla ricerca di 15 milioni di clienti da inserire nel mercato libero. Per capire se si è nel marcato tutelato o si è già inseriti nel mercato libero è necessario controllare l’inizio della bolletta, dove ogni fornitore deve evidenziare in maniera chiara a quale servizio si appartiene.
Quindi, quali sono i lati positivi e negativi fra i due? Sicuramente il passaggio da mercato tutelato a mercato libero è un’incombenza fastidiosa. Allo stesso tempo, il mercato libero consente veramente di trovare l’offerta più economica e che incontra maggiormente le proprie necessità.
Le tempistiche
Come anticipato, la fine del mercato tutelato per il gas è stato il 10 gennaio 2024, mentre per le utenze della luce la data di scadenza sarà a luglio 2024. Entro queste date, anche se il 10 gennaio è già passato, chi nella bolletta ha la dicitura “mercato tutelato” dovrà scegliere a quale fornitore appoggiarsi per entrare nel mercato libero.
L’obbligo di compiere questa scelta spiega due avvenimenti. Il perché siamo stati tampinati dai call center che ci hanno offerto diverse possibilità per le nostre utenze. E le aste a cui i vari fornitori di energia hanno dovuto partecipare. Attualmente, a seguito dell’asta che si è tenuta a gennaio 2024, i vincitori risultano essere Enel e Hera. Secondo la società del ministero dell’economia, le due si sono aggiudicate 4,5 milioni di clienti.
Cosa succede se non si sceglie?
I clienti che decidono di non scegliere a quale società appoggiarsi per le proprie utenze, verranno comunque inseriti nel mercato libero. Va sottolineato, però, che la mancata scelta non porterà a nessuna multa o interruzione della fornitura. In ogni caso, non scegliere implica rischiare di andare a spendere di più.
Per il gas, chi non sceglie verrà inserito in un’offerta chiamata PLACET. Il prezzo, deciso dal venditore e rinnovato annualmente, viene stabilito dall’ARERA. Per la luce, viceversa, chi non sceglie entra nel Servizio a Tutele Graduali. Le condizioni sono sempre definite da ARERA e hanno durata triennale.
Ovviamente, non tutti hanno la possibilità di scegliere. Anche perché, come vedremo, molte delle offerte sono elencate sui siti internet, oppure sarà necessario rimanere in attesa al centralino telefonico di qualche fornitore. O, ancora più complesso, paragonare le offerte su delle specifiche app. Per questi motivi si hanno delle categorie di persone identificate come clienti vulnerabili. Questi, come anziani con più di 75 anni o disabili con legge 104/92, rimarranno nel mercato tutelato sia per il gas che per la luce. Quindi, queste persone, non dovranno fare nulla.
Come scelgo?
Come scegliere è l’aspetto che i vari utenti vedono come più complesso. In realtà ci sono diversi aspetti che ci semplificano questo lavoro. Il primo fra tutti, anche se è il più scomodo e quello dove più probabilmente si può cadere in “fregature”, è chiamare i call center dei vari fornitori. Nonostante per alcuni possa sembrare la scorciatoia più facile, nella realtà è la più lunga. Alcuni fornitori sentiti telefonicamente consigliano di confrontare online le diverse offerte. L’ARERA ha messo a disposizione il sito ilportaledelleofferte.it, dove risulta davvero semplice il confronto. Ma ci sono altre applicazioni che ci consentono lo stesso procedimento. Una di queste si chiama Billoo, che ha anche la possibilità di inserire per che cosa si utilizzano in casa il gas e la luce. E lo stesso metodo è utilizzato anche da Subito.it.
Quindi, nonostante lo scompiglio creato dal passaggio obbligato da mercato tutelato a mercato libero, ci sono comunque degli aspetti che ci sostengono nella scelta. Elenco, qua sotto, alcuni dei fornitori da prendere in considerazione per la scelta dell’offerta migliore, così da non incappare in costi esageratamente alti delle utenze:
Optima, agsm aim Energia, IREN luce gas e servizi, plenitude, sorgenia, enel, wekiwi, abenergie, VIVI energia, alperia, PULSEE, ILLUMIA Start Everyday, HERA, edison, argos connect energy, utilità, octopus energy, segno verde, EstEnergy società del gruppo Hera.
A cura di Francesca Neri