E’ Il Traditore il grande protagonista dei David di Donatello 2020. Con 17 nomination – coprendo quasi tutte le categorie – il film di Marco Bellocchio è riuscito a portarsi a casa la statuetta come miglior film per questa 65esima edizione, oltre alla miglior regia, al miglior protagonista e non, Pierfrancesco Favino e Luigi Lo Cascio, sceneggiatura e montaggio. Successo anche per Il primo re di Matteo Rovere con Alessandro Borghi e Alessio Lapice, e Pinocchio di Matteo Garrone con Roberto Benigni, che rispettivamente hanno portato a casa tre e quattro statuette.
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La 65esima edizione dei David si è tenuta però in un’atmosfera completamente diversa e inaspettata rispetto a quanto eravamo soliti vedere. Tra il silenzio di uno studio vuoto, Carlo Conti ha presentato una serata spoglia di red carpet, di saluti sul palco da parte dei vincitori, di abbracci in platea e applauso del pubblico. Eppure, se la videochiamata può essere più comoda sotto determinati punti di vista, non ha eliminato quell’emozione palpabile che animava attori e professionisti, circondati dai familiari chiusi in casa con loro. Ed è così che alla vittoria di Favino compare in scena la moglie, Anna Ferzetti, a festeggiare, come a casa Bellocchio dove la statuetta è stata doppia. La moglie del regista, Francesca Calvelli, ha infatti vinto il David di Donatello 2020 per il montaggio della stessa pellicola.
Il ricordo dei grandi e i premi speciali
Ma non solo film di oggi, la serata dell’8 maggio ha ricordato anche grandi del cinema italiano, da Alberto Sordi, a Federico Fellini fino a Franca Valeri. A cent’anni dalla loro nascita, non si poteva non rendere omaggio a registi e attori che hanno portato al cinema nostrano un valore unico e irripetibile, con una comicità vera e profonda capace addirittura, come ricorda Franca Valeri, di commuovere. E proprio all’attrice è stata consegnato negli scorsi giorni il premio David Speciale.
Un grande riconoscimento è andato infine anche al duo comico Ficarra e Picone e al loro film Il primo Natale, per essere stata la pellicola con maggiori spettatori al cinema dopo la sua uscita a dicembre 2019. Questo premio vale doppio per il direttore alla fotografia Daniele Ciprì che in serata ha portato a casa anche la statuetta per la miglior fotografia nel film Il primo re.
I vincitori dei David di Donatello 2020
Miglior film: Il Traditore. Il film racconta la storia del pentito Tommaso Buscetta, per cercare di mettere in luce le due facce del tradimento. « Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica». Aveva dichiarato il regista Bellocchio.
Miglior regia: Marco Bellocchio per il film Il Traditore
Miglior regista esordiente: Phaim Buhiyam per il film Bangla. Il regista ha dedicato il suo premio a tutti questi ragazzi di seconda generazionec he stanno facendo tanti sacrifici per affermarsi in un mondo che per il momento è in crisi.
La serata infatti è stata dedicata anche a tutti i professionisti dello spettacolo di cui magari non si conosce nome o viso ma che sono fondamentali per la riuscita di serie, film e spettacoli. Professionisti che in questo periodo vivono un futuro incerto a causa delle restrizioni che non permettono loro di tornare in scena.
Miglior produttore: Andrea Varis e Matteo Rovere per il film Il Primo Re. La pellicola vuole raccontare la storia di Romolo e Remo, e lo fa attraverso un uso sensazionalistico dell’immagine e del suono fondamentale per dare il senso al film. La lingua che i personaggi parlano infatti non è italiano bensì un proto latino. E proprio questa cura ai dettagli gli ha permesso di vincere anche le statuette in entrambi i campi, con immagini chiare e attente circondate da un’atmosfera e una scenografia selvaggia, alternata tra buio e luce, fango e pioggia.
Miglior attore protagonista: Pierfrancesco Favino per il film Il Traditore
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Miglior attore non protagonista: Luigi Lo Cascio per Il Traditore
Miglior attrice protagonista: Jasmin Trinca per La dea fortuna. L’attrice ha voluto ricordare le parole del regista Ferzan Özpetek: «Un’attrice protagonista non si misura dalla quantità dei minuti. Annamaria infatti si vede poco, ma resta»
Miglior attrice non protagonista: Valeria Golino per 5 è il numero perfetto. L’attrice era in nomination anche come miglior attrice protagonista per il film Tutto il mio folle amore
Altre nomination
Miglior sceneggiatura originale: Il Traditore
Miglior sceneggiatura non originale: Maurizio Braucci e Pietro Marcello per Martin Eden
Miglior scenografo: Dimitri Capuani per il film Pinocchio
Miglior montatore: Francesca Calvelli per il film Il Traditore
Miglior autore della fotografia: Daniele Ciprì per il film Il Primo Re
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Miglior effetti visivi: Theo Demiris e Rodolfo Migliari per il film Pinocchio
Miglior suono: Il Primo Re
Miglior canzone originale: Che Vita Meravigliosa di Antonio Diodato per il film La dea fortuna
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Miglior musicista: L’Orchestra di Piazza Vittorio per Il Flauto Magico di Piazza Vittorio
Miglior truccatore: Dalia Colli e Mark Coulier per il trucco prospettico di Pinocchio
Miglior costumista: Massimo Cantini Parrini per il film Pinocchio
Miglior acconciatore: Franco Pegoretti per il film Pinocchio
Miglior documentario: Selfie di Agostino Ferrente
Miglior cortometraggio: Inverno di Giulio Mastromauro
David Giovani: Mio fratello rincorre i dinosauri
Miglior film straniero: Parasite di Bong Joon-Ho