Gli Stati Uniti si confermano terzo Paese al mondo – dopo Cina e Italia – per numero di casi di Coronavirus. I contagi sono più di 35mila con più di 470 decessi.
Tra i positivi anche il repubblicano Rand Paul. Si tratta del primo senatore americano ad essere stato contagiato. «Si sente bene ed è in quarantena. È asintomatico e si è sottoposto al test per un eccesso di cautela a causa dei suoi frequenti viaggi ed eventi», si legge in un tweet pubblicato sul suo profilo.
https://twitter.com/RandPaul/status/1241780756617273345
Trump ha ordinato la costruzione di ospedali da campo
Sono nove gli Stati che hanno ordinato ai cittadini di restare a casa, per un totale di 100 milioni di abitanti coinvolti.
La rapida crescita del numero dei contagi ha spinto il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ad approvare la richiesta di dichiarazione di calamità in California. Decisione analoga era stata presa anche per gli Stati di New York e di Washington. Questi tre, infatti, risultano ad oggi gli Stati più colpiti dall’emergenza sanitaria. Tutto ciò ha spinto Trump ad ordinare alla Federal Emergency Management Agency (Fema) di realizzare urgentemente in queste zone ospedali da campo con una capienza totale di 4mila posti letto.
La situazione nello Stato di New York
Proprio il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha chiesto, durante una conferenza stampa, che l’esercito e la protezione civile costruiscano al più presto ospedali temporanei. «Conta il tempo, contano i secondi, per salvare vite», ha affermato Cuomo.
Cuomo ha anche chiesto che l’amministrazione Trump utilizzi i poteri della Defense Production Act. Una legge, risalente ai tempi della guerra con la Corea, che consente al Presidente di ordinare alle aziende private di produrre materiale strategico, come mascherine e respiratori. «È il governo federale che deve sollecitare e coordinare la produzione di attrezzature mediche indispensabili, anche per evitare pericolose concorrenze tra Stati», ha spiegato il governatore dello Stato di New York.
Già negli ultimi giorni la metropoli è apparsa vuota, anche se numerose persone hanno continuato ad affollare luoghi come Central Park.
Il Congresso blocca il piano di emergenza
Intanto il Senato ha bloccato il piano di emergenza da 1.850 miliardi di dollari. Il voto contrario dei democratici è stato determinato dalla richiesta di maggiori garanzie per i lavoratori e per le aziende che rischiano il fallimento. Proseguono le trattative per superare l’impasse.