«Non si può combattere un’alluvione con gli stracci, vogliamo costruire una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie e lavoratori».
Ricorre a un’immagine simbolica ma efficace Giuseppe Conte, per rappresentare l’emergenza coronavirus che ha travolto il nostro Paese. Inevitabili provvedimenti drastici, anche dal punto di vista fiscale.
Per questo si è ricorso a «una manovra economica poderosa» da 25 miliardi, con un effetto leva pari a 350 ( miliardi, N.d.R. )
In conferenza stampa a Palazzo Chigi, il presidente del consiglio utilizza non a caso il termine “manovra” per sottolineare la portata del decreto Cura Italia: sono quelle le dimensioni nelle misure e nei numeri e, in parte, anche per le tensioni nella maggioranza che ne hanno accompagnato la stesura. Ieri, domenica 15 marzo 2020, un pre-consiglio di 8 ore, poi la nottata con i tecnici ed ancora una riunione con i capi delegazione in mattinata.
«Nessuno deve sentirsi abbandonato», questo l’ obiettivo del Governo fin dall’inizio, che offre una risposta, sul terreno economico, alle famiglie in difficoltà, alle imprese e ai lavoratori a partita Iva colpiti dalla crisi scatenata dal coronavirus.
Via libera dunque ad ammortizzatori sociali, slittano molte scadenze fiscali, aumentano le ore di congedo parentale e viene stabilito un bonus una tantum per i lavoratori a partita Iva che non possono lavorare a causa della COVID-19. Istituito anche un commissario per il rafforzamento delle strutture ospedaliere, anche attraverso la requisizione di immobili.
IL MODELLO ITALIA
Il maxi decreto si basa su 5 assi principali:
- il sistema sanitario (3,5 miliardi);
- il sostegno all’occupazione e ai lavoratori (10 miliardi);
- la liquidità del sistema del credito;
- la sospensione degli obblighi di versamento;
- il sostegno aggiuntivo a tutti gli altri settori colpiti.
«Possiamo parlare di modello italiano e vogliamo che l’Europa ci segua», puntualizza il premier mentre il Viceministro all’Economia Laura Castelli ha dichiarato che non si tratta dell’unico decreto in materia economica e che ad aprile seguirà un secondo intervento in cui saranno probabilmente prorogate le misure attuali.
Approvato il #decretomarzo. Sostegno immediato a sanità, famiglie, lavoratori, imprese. Il Paese è unito. Il #coronavirus non ce la farà. Vincerà l’Italia!https://t.co/e6kdZrxNeD pic.twitter.com/hSHBpB8Krn
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) March 16, 2020
FONDI E ASSUNZIONI PER LA SANITA’
Tra le misure principali dunque ci sono i finanziamenti aggiuntivi al SSN, per un ammontare di 3,5 miliardi attraverso incentivi per la fornitura dei dispositivi medici, ma anche la possibilità – per chi voglia convertire la propria azienda – di autorizzare la produzione di mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme.
Per far fronte all’emergenza sanitaria, fino al 31 luglio 2020, la Protezione Civile avrà il potere di requisire in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere. Si prevede anche l’arruolamento di medici e infermieri militari, insieme al potenziamento delle strutture della sanità militare. Un’altra misura servirà invece a permettere la permanenza in servizio del personale sanitario oltre i limiti attualmente previsti.
Si prevede anche che la laurea magistrale in Medicina possa abilitare direttamente all’esercizio della professione: è sufficiente l’idoneità del tirocinio.
AIUTI ALLE FAMIGLIE
Tra le misure di sostegno alle famiglie ci sono quelle riguardanti i genitori lavoratori del settore privato che hanno figli con non più di 12 anni. Per loro si prevede il congedo con l’indennità al 50% della retribuzione, per un totale di 15 giorni. Si prevede poi la possibilità di ricorrere al bonus baby sitter, per coloro i quali abbiano i loro figli a casa con la chiusura della scuola e non possano badare a loro dovendo continuare a lavorare: il bonus massimo è di 600 euro, che sale a mille per gli operatori sanitari e la polizia, con uno stanziamento da 30 milioni.
GLI INTERVENTI PER I LAVORATORI
- Misure a sostegno delle Partite Iva
Tra i soggetti più colpiti ci sono i lavoratori autonomi a Partita Iva, per i quali il Governo stanzia aiuti economici mirati pari a 500 euro una tantum.
- Legge 104, più giorni di permesso
Il Cura Italia conferma l’aumento dei giorni di permesso retribuiti previsti dalla Legge 104 per l’assistenza di parenti disabili: per i mesi di marzo e aprile 2020 i permessi sono incrementati complessivamente di 12 giorni per ciascun mese.
- Bonus di 100 euro per chi lavora durante l’emergenza
Il Governo conferma il bonus di 100 euro nel mese di marzo per quei lavoratori (pubblici, privati, autonomi o dipendenti) che non possono usufruire dello smart working ma devono recarsi in ufficio/fabbrica nonostante l’emergenza coronavirus. La misura è limitata a chi ha un reddito complessivo non superiore a 40mila euro.
- Cassa integrazione
Il decreto prevede un nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali per le aziende che, alla data di entrata in vigore del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario e per le aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà.
Inoltre le Regioni possono autorizzare autonomamente una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dal decreto.
Sospesi inoltre i versamenti dei contributi per i lavoratori domestici in scadenza fino al 31 maggio. Viene anche istituto il Fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi.
Non mancheranno, infine, misure di sostegno al lavoro agile e all’acquisto del materiale necessario per metterlo in pratica.
- Disoccupazione agricola
Il termine per la domanda di disoccupazione agricola è prorogato al 1°giugno 2020 ma solo per le domande di competenza dell’anno 2019.
AIUTI ALLE IMPRESE
Le imprese coinvolte in modo impattante dagli effetti dell’epidemia potranno usufruire del Fondo di garanzia per le Pmi, rafforzato con risorse aggiuntive di circa 1 miliardo.
Il Governo ha stabilito misure di sostegno in capo allo Stato fino al 33% dei prestiti erogati. A ciò si aggiunge che per i prossimi 9 mesi, lo Stato si impegna a fornire una garanzia per i prestiti fino a 5 milioni di euro per investimenti e per saldare situazioni debitorie.
STOP A FISCO E CONTRIBUTI
Sul fronte fiscale sono rinviati i versamenti dei contributi e viene stabilito il differimento delle tasse con scadenza al 16 marzo fino al 31 maggio 2020. Imprese, partite IVA e professionisti godranno di sospensioni e slittamenti nei pagamenti di oneri fiscali, con previsioni particolarmente favorevoli per i lavoratori autonomi, i più colpiti dalla crisi causata dalla COVID-19.
MUTUI E AFFITTI
Il Cura Italia prevede per i prossimi 9 mesi l’ammissione ai benefici del Fondo Gasparrini ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che auto certifichino di aver registrato «in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus».
UNIVERSITÀ
Viene istituito un fondo denominato “Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’Università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca”, con una dotazione pari a 50 milioni di euro, da dipartire con decreto del MIUR.
Prorogate le sessioni di laurea dell’anno accademico 2018/2019 al 15 giugno 2020. Allo stesso modo slittano le scadenze relative agli adempimenti per la presentazione delle tesi così come quelle didattiche e amministrative funzionali allo svolgimento dell’esame di laurea.
MISURE A SOSTEGNO DELLO SPORT
Il provvedimento consente alle ASD di non procedere, fino al 31 maggio 2020, al versamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali. I versamenti sospesi sono effettuati in unica soluzione entro il 30 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni ed interessi. Il provvedimento prevede un fondo per la copertura delle indennità perdute dai collaboratori sportivi nel periodo di emergenza Covid-19.
FONDO MADE IN ITALY
Il provvedimento istituisce un fondo da ripartire per la promozione integrata presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al fine di potenziare gli strumenti di promozione e di sostegno all’internazionalizzazione delle varie componenti del sistema Paese, tra i quali il piano straordinario di sostegno al made in Italy realizzato tramite l’ICE.