«Ieri ho incontrato Draghi, è stato un incontro lungo e aperto durante il quale gli ho fatto gli auguri di buon lavoro». È iniziato così l’intervento dell’ormai ex premier Giuseppe Conte che oggi, davanti a Palazzo Chigi, ha preso la parola per chiarire la sua posizione riguardo un suo possibile ruolo nell’eventuale futura maggioranza.
Il sostegno a un governo politico
Conte, dopo aver rigettato le accuse di essere un ostacolo alla formazione di una nuova esperienza di governo, ha dichiarato che continuerà a lavorare per il bene del paese. L’auspicio dell’ex premier è che si possa creare un nuovo esecutivo solido e coeso. Una premessa necessaria per riuscire a fronteggiare adeguatamente le urgenze del paese, nell’interesse dei cittadini. Il presidente dimissionario, però, ha chiarito con fermezza di essere contrario alla formazione di un governo di tecnici: «le urgenze del Paese richiedono scelte politiche, non possono essere affidate a squadre di tecnici».
Il possibile ruolo di Conte
«Agli amici del Movimento 5 stelle dico: io ci sono e ci sarò», «Agli amici Pd e di Leu dico che dobbiamo lavorare tutti insieme perché l’alleanza per lo sviluppo sostenibile che abbiamo iniziato a costruire è un progetto forte e concreto». Le parole riservate dall’ex premier nei confronti degli “amici” alleati nei 17 mesi di governo Conte II aprono la strada a molteplici scenari.
La prima notizia è che Conte ha intenzione di lavorare per tenere insieme la coalizione Pd-M5s-Leu. Un’alleanza che, opposta alla coalizione di centro-destra, potrebbe dar vita nel prossimo futuro ad un ritorno in Italia di un sistema politico basato sul bipolarismo.
La seconda notizia, invece, ruota attorno alle parole rivolte agli “amici del Movimento”. Il “ci sono e ci sarò” di Conte sembrerebbe lasciar intendere la volontà di una futura candidatura alla guida dei 5 Stelle. Una prospettiva, questa, sostenuta a lungo da Beppe Grillo e che senz’altro farà piacere a Vito Crimi, reggente del movimento che non vede l’ora di abdicare. Diverso potrebbe essere, invece, l’umore di Luigi Di Maio. L’ex Ministro degli Interni, tra i principali candidati alla guida del Movimento, per ora si è limitato a ringraziare Conte per il lavoro svolto in questi anni, aggiungendo che «Il Movimento continuerà ad essere protagonista anche grazie a lui».
Ma, soprattutto, le dichiarazioni di Conte sembrano aprire ad una possibilità di coinvolgimento all’interno della nuova eventuale maggioranza che sosterrà Draghi, al contrario di quanto emerso nei giorni scorsi e di quanto dichiarato dallo stesso fondatore del Movimento Beppe Grillo nella giornata di ieri.
Al via oggi le consultazioni tra Draghi e i partiti
Nel frattempo, sono iniziate oggi a Montecitorio le consultazioni tra le diverse forze politiche e Mario Draghi, il presidente del Consiglio incaricato da Mattarella di formare il nuovo di governo. L’ex presidente della Bce avrà tempo fino a sabato mattina per cercare una maggioranza solida che lo sostenga in Parlamento. Entro la fine di questa lunga settimana sapremo se nel nuovo esecutivo guidato da Draghi ci sarà posto anche per Conte.