La finale di Champions League di Monaco sarà uno scontro inedito. Il PSG stende 2-1 (3-1 totale) l’Arsenal e raggiunge l’Inter. I parigini si qualificano per la fase conclusiva della massima competizione europea per club per la seconda volta nella loro storia in cinque anni. La squadra di Luis Enrique si impone grazie alle reti di Fabián Ruiz e di Hakimi. Spettacolari le parate di un Gianluigi Donnarumma in grande spolvero.
Il PSG si trova ora a due sole partite da una prima Champions League storica, la seconda per un club francese, e dal titolo anche in Coppa di Francia che significherebbe triplete. I rossoblù entrerebbero in una ristrettissima élite di squadre che sono riuscite nell’impresa. L’ultima squadra a riuscirci è stata il Manchester City, con una vittoria in finale di Champions proprio contro l’Inter.
Il muro
Era arrivato al Parco dei Principi nella stagione 2021/2022 per il dopo Keylor Navas. Nemmeno il tempo di orientarsi, e dopo alcuni errori viene bollato come uno dei peggiori acquisiti della presidenza di Nasser Al-Khelaïfi. Se il Paris Saint-Germain avrà la chance di sollevare la ‘Coppa dalle grandi orecchie’ lo deve in gran parte a Gianluigi Donnarumma. Nelle fasi a eliminazione diretta è stato senza dubbio lui il migliore in campo, in tutte le partite. Le sue parate e i suoi miracoli hanno tenuto in vita le speranze dei suoi compagni. Era stato l’eroe nella notte di Anfield, quando ai rigori ipnotizzò Darwin Núñez e Curtis Jones, e il suo contributo nel doppio confronto con tra PSG e Arsenal è stato cruciale.

Nei primi minuti l’Arsenal si riversa nella metacampo del PSG, e dopo appena 2’ minuti Declan Rice di testa mette il pallone di poco a lato. Primo campanello di allarme. Poi due parate prodigiose di Donnarumma in soli 4’ minuti. Da rimessa laterale Thomas Partey mette la palla a centro area, dove sbuca Martinelli. Reazione di puro istinto dell’italiano che respinge. Ma è l’intervento su Martin Ødegaard a essere clamoroso. Il centrocampista danese tira una staffilata dal limite dell’area di rigore e il pallone passa sotto le gambe di Pacho. Donnarumma, reattivissimo, va a terra e devia per quel poco che basta per mettere il pallone in calcio d’angolo. La parata sul tiro a giro di Saka al 64’ un altro capolavoro che incornicia la serata sublime dell’italiano.
Ѐ la prima finale di Champions per Gigio, che dall’altra parte del campo troverà l’Inter, squadra che per anni ha affrontato in una delle partite più calde della Serie A: il derby di Milano. In carriera Donnarumma ha affrontato l’Inter 12 volte tra campionato e Coppa Italia. Lo storico recita 2 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. I nerazzurri si sono rivelati sempre un avversario ostico per lui. Ma c’è una statistica che sorride all’italiano e alla sua squadra. In quattro finali di Champions disputate in Germania una squadra ha vinto per la sua prima volta il titolo europeo.
Una lunga strada
Spesso si è accusato il Paris Saint-Germain di giocare in un campionato allenante, una cosiddetta ‘farmers league’. La rosa dei parigini è da anni nettamente più forte dei suoi rivali nel campionato nazionale. Inoltre, gli viene ormai da anni contestato il fatto di trarre irregolarmente vantaggio dall’ingente liquidità che Al-Khelaïfi, grazie al sostegno del Qatar Sports Investments, il fondo sovrano del governo del Qatar dedicato alle iniziative sportive dell’emirato. Da quando gli emiri sono arrivati sulle rive della Senna nel 2011 hanno speso più di 3 miliardi. Tutto questo con un solo obiettivo: conquistare il vertice del calcio europeo.
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— 433 (@433) May 7, 2025
Paradossalmente i francesi stanno vivendo il loro miglior momento poco dopo la partenza del loro riferimento Kylian Mbappé. La partenza dell’enfant prodige ha responsabilizzato gli uomini allenati da Luis Enrique. In squadra non ci sono più stelle e fenomeni come Messi e Neymar, ma il gruppo ne ha beneficiato. Tra le fila rossoblù adesso ci sono giocatori giovani, affamati e con un talento sicuramente al di sopra della media, ma nessuno sovrasta l’altro. Tutti i membri dell’organico si aiutano e supportano a vicenda. Il Paris Saint-Germain adesso è una squadra quadrata, compatta e completa in ogni reparto. Il tecnico spagnolo è poi riuscito a dare un’identità precisa e una forma autentica al gioco dei suoi giocatori.
Il percorso lo testimonia. Dopo il playoff con il Brest, il PSG ha affrontato tre squadre della Premier League inglese, universalmente riconosciuto come il campionato nazionale più competitivo tra i Top 5 europei. Agli ottavi ha eliminato il Liverpool ai rigori, ai quarti l’Aston Villa per 4-5 (totale) e in semifinale l’Arsenal. Rispettivamente la prima, la terza e l’ottava classificata al termine del girone a classifica unica della prima nuova ‘Super Champions League’. Alla sesta giornata della fase a gironi il PSG era virtualmente eliminato, e invece oggi andrà a giocarsi la finale all’Allianz Arena di Monaco di Baviera il 31 maggio.
Le parole di Luis Enrique
«È stata una partita strana quella che abbiamo giocato stasera. Probabilmente la partita più diversa in tutta la stagione. Loro hanno cercato di giocare sempre coi calci piazzati», ha detto Luis Enrique. «Abbiamo sofferto, abbiamo difeso insieme alla grande. Siamo riusciti a segnare il primo gol in contropiede, potevamo anche segnarne un altro. Abbiamo dimostrato a tutti che con i nostri tifosi siamo più forti e siamo riusciti a raggiungere la finale».
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Il tecnico spagnolo ha poi voluto elogiare Donnarumma per la grande stagione che sta disputando e per come è stato in grado di adattarsi al nuovo sistema di gioco: «Gianluigi è stato fantastico, incredibile. Come nella partita d’andata. È stato grandioso. La nostra squadra è creata per attaccare e difendere molto lontani dalla nostra porta, ma quando dobbiamo difendere è importante avere un portiere come lui». Inoltre, ha commentato: «Specialmente in ogni situazione di calcio piazzato è stato grandioso. Come nella partita d’andata, lo ripeto. E ne siamo felici. Abbiamo l’obiettivo di scrivere la storia. E per farlo devi vincere la Champions League».