Concessioni autostradali, De Micheli: “nessun passo indietro”

Voci discordanti nella maggioranza sulla revoca delle concessioni alla controllata di Atlantia, Autostrade per l’Italia, a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova. Il presidente Conte, a Bruxelles, si era detto favorevole a valutare un «proposta transattiva» di Atlantia sulle concessioni perché, ha argomentato, «se fosse una proposta che, tenuto conto di tutti gli interessi in gioco, offra la possibilità di tutelare l’interesse pubblico ancora più efficacemente della revoca stessa, abbiamo il dovere di considerarla». «Ma – ha scandito il capo del Governo – solo in quel caso. Non si dica che il Governo vuole transigere o sta facendo una proposta o controproposta»

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DE MICHELI

Questa mattina gli ha fatto eco il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che all’inaugurazione del viadotto sull’autostrada A6 ha detto che non c’è «nessun passo indietro sulla revoca. Noi stiamo andando avanti con la nostra procedura che è molto complicata e complessa». Eppure, ha proseguito, «se ci saranno, da parte di Aspi, idee e proposte il Governo è disponibile a valutarle. La decisione finale sarà ispirata all’interesse pubblico e non sarà un’operazione di consenso».

IL PUGNO SUL TAVOLO DEL VICEMINISTRO 5S

Ma nel pomeriggio, prima in un’intervista sulle frequenze di Radio Capital e poi sulla sua pagina Facebook, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti del Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri, ha chiuso ogni spiraglio: «lo ribadisco qui a scanso di equivoci, visto che una certa stampa poi strumentalizza a proprio piacimento. Nero su bianco: il Movimento 5 stelle vuole e chiede la revoca delle concessioni ai Benetton». «Se qualcuno ha dei dubbi nel Governo – ha specificato -, lo dica chiaramente».

LA REZIONE DI ATLANTI ALL’APERTURA DI CONTE

Proprio ieri, 20 febbraio, sulle colonne del Corriere della Sera, l’amministratore delegato di Atlantia, Carlo Bertazzo, aveva raccolto l’invito del premier dicendosi disponibile, per evitare la revoca, «a favorire l’ingresso di soci terzi in Aspi, anche con quote di maggioranza, nel rispetto dei diritti degli attuali soci di minoranza». L’ipotesi di riassetto prevedeva l’intervento del fondo infrastrutturale F2i, partecipato da Cassa depositi e prestiti. Secondo Il Sole 24 Ore, advisor e banche d’affari stanno studiando una proposta da presentare all’esecutivo per conto di Atlantia.

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