Il sisma ha colpito la città ormai quasi tre anni fa, il 24 agosto 2016. E ancora per le strade si trovano pezzi di macerie, edifici incompiuti e pochissimi cantieri. Dopo le luci puntate dal fenomeno mediatico e la sfilata di politici e ministri, tutto si è spento. Ma non per i cittadini.
«Aiutateci a rimettere insieme i pezzi» è questo lo slogan su cui si basa il progetto “Amatrice TORN”. Consiste in un’asta online, prevista per il 14 febbraio, di opere d’arte realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Lo scopo è proprio raccogliere fondi da devolvere alla ricostruzione e alla rinascita di una terra lacerata dal sisma e abbandonata a se stessa.
L’iniziativa si fonda proprio sul tema della lacerazione (traduzione inglese di torn): gli artisti – almeno trenta tra pittori, fotografi e illustratori – realizzeranno le loro opere per poi strapparle, dividerle in due parti, filmando l’azione. Sarà poi grazie all’acquirente che il prodotto troverà di nuovo la sua composizione originale.
Claudia Conti e Lee St. James, fondatori dell’agenzia internazionale “Now”, sono le menti di questo progetto. Hanno trovato immediatamente l’appoggio dell’associazione no profit “IlluminAmatrice”, già attiva sul territorio con eventi musicali, artistici e per bambini e un Festival estivo, con lo scopo comune di ridare vita alla città, all’economia locale e con il tempo anche al turismo, principale fonte finanziaria.
Può sembrare inutile proporre cultura in una città dove manca tutto ciò che soddisfa i bisogni primari, ma non è così. I fondatori dell’associazione – Paolo Romagnoli, Antonino Barresi e Fabrizio Berardi – spiegano come lo spopolamento nelle zone colpite dal terremoto sia un rischio molto elevato e la creazione di un punto di aggregazione, di intrattenimento e di incontro per la popolazione sia invece una salvezza attorno a quell’enorme cumulo di macerie che ad altro non servono se non a ricordare la tragedia che ha portato via la vita di moltissime persone.
L’obiettivo è quello di invitare più partecipanti possibili attraverso l’invio di inviti ad hoc partendo da chi già segue i canali social del progetto (qui la pagina Facebook) e che verrà sponsorizzata in diversi modi man mano che l’evento si avvicina. Ma non sono coinvolti solo esponenti delle arti visive: anche molti talentuosi musicisti italiani, noti anche nel panorama internazionale, si sono offerti volontari per dare il loro contributo.