Dopo mesi di siccità, alcuni sindaci lombardi si sono attrezzati per contrastare il problema della scarsità idrica. Tra questi, anche Elide Codega, prima cittadina di Premana (Lecco), che ha firmato un’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua “ai soli scopi alimentari e igienico-sanitari”. Vietato, pertanto, il consumo di acqua per irrigare orti, giardini e campi sportivi, per riempire piscine e lavare autoveicoli.
Non solo siccità
La prima causa ad aver portato la sindaca a firmare questa ordinanza è la siccità: l’inverno appena trascorso, infatti, è stato anomalo rispetto ai precedenti, perché ha piovuto e nevicato poco. Questa ordinanza non è rara di per sé. È rara se viene firmata d’inverno: il comune che lei amministra, infatti, è in montagna, dove non mancano fiumi, neve e sorgenti. Ma c’è di più: «Il problema grosso – spiega Codega – sta nella mancanza di manutenzione degli impianti idrici da parte di Lario Reti Holding». La prima cittadina lamenta una gestione superficiale da parte dell’ente gestore, la cui negligenza non è una novità: durante le alluvioni che, nel 2019, hanno colpito il suo Comune, 35 sono stati i punti colpiti, tra i quali un acquedotto. L’azienda, pur avendo ricevuto gli stanziamenti per ricostruirlo, ha soltanto inserito quattro o cinque filtri, senza però pulirli. Così facendo, la ghiaia si accumula e l’acqua non passa. Per questo, il livello dell’acqua dei serbatoi è calato al di sotto della soglia del 20% ed è automaticamente scattata l’emergenza idrica. «Il cambiamento climatico c’è, ma se manca anche la manutenzione…».
Preoccupazione per l’estate
La sindaca spiega che i cittadini non si sono opposti alla sua ordinanza: al contrario, si sono adeguati, utilizzando l’acqua con criterio e senza proteste. Se poi un vigile urbano dovesse accorgersi che un cittadino non sta osservando le regole, ad esempio perché sta lavando la macchina oppure perché sta annaffiando l’orto, è autorizzato a sanzionare. Problema in parte risolto, perché i filtri, nel frattempo, sono stati puliti. Di conseguenza, i livelli dei serbatoi sono tornati alla normalità e la situazione è notevolmente migliorata. Tuttavia, la sindaca non ha intenzione, almeno per il momento, di togliere l’ordinanza: «Non vorrei ritirarla per poi rimetterla tra qualche settimana». Per ora i cittadini dovranno evitare tutte quelle azioni non necessarie che prevedono l’utilizzo dell’acqua. Resta comunque alta l’attenzione per il futuro: «Ho paura per l’estate, perché se non piove in estate avremo di nuovo qualche problema».