Il primo titolo Atp e il ventiduesimo compleanno. Luciano Darderi festeggia, e a sorridere sono anche gli azzurri: con la vittoria al Córdoba Open il tennista ha raggiunto la 76ª posizione al mondo, diventando il quinto italiano under 22 nella top 100.
Il punto con cui Luciano Darderi ha conquistato la sua 1ª finale ATP. 🇮🇹
Bravissimo Luciano! 👏🏻
pic.twitter.com/T14qEYx0Pz— Quindici Zero 🎾 (@quindicizero) February 11, 2024
La vittoria in Argentina ha permesso a Darderi di scalare sessanta posizioni, passando da numero 136 a 76 al mondo. La nuova posizione cambierà inevitabilmente il calendario del tennista, che ora potrà prendere parte al Roland Garros e a Wimbledon, e potrà sognare gli Internazionali BNL d’Italia. «A marzo avevo in programma di giocare dei Challenger, mentre ora sono dentro a Miami. Per me, poi, è un sogno giocare al Foro Italico e con questa classifica sono molto vicino», ha spiegato.
Chi è Luciano Darderi, l’italiano d’Argentina
Nativo di Villa Gesell (Argentina), Darderi ha trascorso l’infanzia nelle spiagge oceaniche del Sud America. Per merito del papà, ex giocatore di tennis e maestro, Luciano si appassiona alla disciplina fin da piccolissimo. Ad appena due anni la prima racchetta in mano, a cinque le lezioni pratiche. «Col tennis è stato amore a prima vista. È una cosa che mi esplode dentro e che non vorrei lasciare mai».
Poi la decisione di spostarsi in Italia, grazie alla doppia cittadinanza (nonno paterno di origini toscane) e al sostegno della Federazione Italiana Tennis. «Il cambio di cittadinanza non mi ha condizionato perché trascorrevo sei mesi all’anno in Italia e sei in Argentina. La mia vita non è cambiata. Ho deciso di andare in Europa perché c’erano migliori possibilità economiche, poi mi hanno aiutato con alcuni contratti», ha raccontato a La Naciòn.
Ciò nonostante, il rapporto con la Federazione non sembra essere così stretto. Darderi – sempre secondo La Naciòn – seppur cittadino italiano, pensa, parla e si sente argentino. Al Messaggero il tennista ha assicurato che in caso di convocazione in Coppa Davis o alle Olimpiadi risponderà alla chiamata e rappresenterà la nazionale per la quale gioca. «Sono argentino e mi sento italiano – ha precisato Darderi – Sarò sempre coerente con le mie scelte sportive rispettando le due nazioni che ho nel cuore. Spesso mi alleno a Roma o a Pescara. Papà ha deciso per la mia carriera di giocare per l’Italia».
Il confronto con il passato azzurro
Un momento d’oro per il tennis italiano, che rispetto al passato ha drasticamente abbassato l’età media dei suoi giocatori migliori.
Nel 2014 trovavamo Fabio Fognini (26 anni), Andreas Seppi (29 anni), Filippo Volandri (32 anni), per una media di 29 anni. Dieci anni dopo, quest’ultima è scesa a 22.5. Jannik Sinner (n° 4 a 22 anni), Lorenzo Musetti (n° 26 a 21 anni), Matteo Arnaldi (n° 43 a 22 anni), Lorenzo Sonego (n° 48 a 28 anni), Flavio Cobolli (n° 72 a 21 anni) e, appunto, Luciano Darderi (n° 76 a 21 anni).