La Juve c’è. A tre giorni dalla sconfitta nel derby d’Italia, i bianconeri battono il Napoli 2-0 aggiudicandosi la Supercoppa italiana, il primo trofeo di Pirlo da allenatore. È la concretezza a fare la differenza: Cristiano Ronaldo e Morata sfruttano le occasioni e segnano, Insigne invece sbaglia il calcio di rigore dell’1-1 e trascina il Napoli verso una battuta d’arresto dopo le ultime tre vittorie ottenute tra Campionato e Coppa Italia.
Le mosse vincenti di Pirlo
Nelle tribune vuote del Mapei Stadium a Reggio Emilia, dove si possono ben udire i fuochi d’artificio a pochi minuti dal fischio d’inizio, la Juventus scende in campo con un 4-4-2. Rispetto alla partita contro l’Inter, Pirlo rianima la squadra ritrovando Cuadrado, dopo il lungo stop causato dal Covid, rilanciando Arthur e Mckennie a centrocampo e spostando Chiesa sulla sinistra. Infine davanti, a fare coppia con Ronaldo c’è Kulusevski al posto di Morata. Gattuso invece risponde con un 4-2-3-1 piazzando Insigne a sinistra e Lozano a destra. Nel primo tempo, la partita appare molto equilibrata: la Juve dinamica ed ordinata, gestisce il possesso palla ma non riesce mai a sorprendere, mentre è degli azzurri l’occasione migliore: Szczesny diventa protagonista e compie un miracolo deviando con prontezza il colpo di testa di Lozano.
Nel secondo tempo, gara più viva
Nell’intervallo Pirlo sostituisce Chiesa, fermato da un problema alla caviglia, con Bernardeschi che ha subito un’occasione nell’area piccola, ma viene stoppato da Ospina. La Juve insiste e trova il gol con Cristiano Ronaldo, che sfrutta un calcio d’angolo battuto sempre da Bernardeschi. La squadra di Gattuso prova a reagire con l’ingresso di Mertens. Il belga dopo sette minuti, atterrato da McKennie, conquista il rigore del possibile pareggio. Ma il Napoli sbaglia: Insigne non trova neppure lo specchio della porta e fallisce il calcio di rigore. Già altre due volte al capitano azzurro non era andata bene sul dischetto contro i bianconeri, prima nel 2015 e poi nel 2019. Sul finale Ronaldo manca il raddoppio e ci pensano Szczensy, deviando con i piedi il tiro di Lozano, e Morata a mettere al sicuro la Supercoppa.
La vittoria dell’orgoglio
I bianconeri festeggiano, aggiudicandosi la nona Supercoppa italiana vinta dal 1995. Pirlo l’ha definita “la vittoria dell’orgoglio”, e afferma «non siamo quelli visti contro l’Inter e volevamo dimostrarlo». Con questo partita la Juventus, oltre a portare a casa il trofeo, lancia un segnale in Serie A. E’ di quest’idea Cristiano Ronaldo che afferma: «Scudetto? Sarà una corsa difficile, ma noi ci siamo».