La staffetta maschile di fondo trionfa dopo 17 anni

Dopo 17 anni di digiuno la staffetta maschile di sci di fondo torna a vincere in Coppa del Mondo. Era il 15 gennaio 2006 quando Giorgio Di Centa, Valerio Cecchi, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi trionfarono per l’ultima volta in Val di Fiemme. Di mezzo l’oro olimpico del 19 febbraio 2006 a Pragelato, quando il quartetto azzurro mandò in visibilio l’Italia intera imponendosi nei Giochi di casa. Dopo quell’impresa si è dovuto aspettare tanto, forse troppo, per rivedere alzare le braccia al cielo ai nostri connazionali. L’ultimo podio risaliva a 7 anni fa e precisamente al 24 febbraio 2016 quando chiudemmo terzi a Nove Mesto, in Repubblica Ceca.

Il trionfo Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino sulle nevi amiche di Dobbiaco è solo l’apice di una stagione finora eccezionale. Lo sci di fondo è rinato dopo anni di buio totale, ad eccezione di Pellegrino e sporadicamente di De Fabiani. Sono già 12 i podi in questo inverno che fanno dell’Italia la seconda nazione per piazzamenti tra i primi tre alle spalle dell’irraggiungibile Norvegia.

Va tenuto conto, però, dell’assenza dello squadrone russo per via della Guerra in Ucraina che sta condizionando non poco la stagione. La Russia ha a disposizione un bacino di talenti pari a quello norvegese e negli ultimi anni era stata l’unica squadra capace di battere la Norvegia in staffetta. L’Italia dal canto suo sta approfittando al meglio della sua assenza e con i Mondiali di Planica alle porte sognare è lecito. La rassegna iridata scatterà il 23 febbraio. In Slovenia, però, sarà diverso. Innanzitutto saranno 10 i chilometri da percorrere e non 7,5 come in Alto Adige e, poi, la Norvegia schiererà, a differenza di Dobbiaco, il suo fuoriclasse Johannes Klaebo. Gli scandinavi sono i netti favoriti, ma l’Italia può comunque giocarsi le medaglie

Slittino, Fischnaller e Voetter/Oberhof volano verso la Sfera di Cristallo

Il fine settimana di Altenberg ha sorriso hai colori azzurri. Sul budello tedesco gli slittinisti italiani hanno ottenuto risultati importanti in ottica Sfera di Cristallo. Iniziamo dal doppio femminile di Andrea Voetter e Marion Oberhofer. Le due altoatesine hanno vinto per la quarta volta in stagione allungando prepotentemente in classifica. Ora il margine di vantaggio sulle più immediate inseguitrici è di 85 punti, quando mancano solo quattro gare al termine della Coppa del Mondo.

Dominik Fischnaller

Lo stesso discorso vale per Dominik Fischnaller. L’altoatesino a quattro prove dalla conclusione ha un margine di 109 punti sul primo inseguitore. Il 29enne di Maranza ad Alteberg ha chiuso secondo davanti a Felix Loch. Il fuoriclasse tedesco è l’atleta più temibile in ottica vittoria finale, ma il nostro Dominik in Coppa del Mondo sembra in palla e ha le carte in regola per riportare il trofeo in casa Italia dopo Armin Zoeggeler.

Sci alpino, tutto pronto per il Mondiale
Federica Brignone

Lunedì 6 febbraio parte la 47esima edizione dei Mondiali di sci alpino. La prima gara ad assegnare medaglie è la combinata femminile dove l’Italia ha grandi chance. Si comincia con la manche di super G che verrà seguita da quella di slalom. La favorita d’obbligo è Mikaela Shiffrin, ma l’Italia ha tre frecce al suo arco. Federica Brignone, Marta Bassino ed Elena Curtoni, con la valdostana che è bronzo olimpico in carica e va a caccia del primo titolo in carriera. Le carte migliori, però, l’Italia se le giocherà in discesa libera, super G e gigante dove le tre citate più Sofia Goggia puntano in alto. La bergamasca vuole il titolo iridato in discesa, l’unico che manca al suo palmarès. Finora il rapporto con i Mondiali di Goggia è sempre stato controverso (nel 2021 a Cortina non poté partecipare causa infortunio, mentre a Saint-Moritz 2017 sbagliò clamorosamente a poche porte dalla fine chiudendo quarta), ma la campionessa olimpica di Pyeongchang 2018 è pronta per dare battaglia.

Al maschile, le chance di podio sono invece risicate. Le migliori possibilità vengono dalle discipline veloci dove Mattia Casse e Dominik Paris, già sul podio in stagione, potrebbero agguantare una medaglia. Nelle tecniche l’unica speranza pare essere uno slalom pazzo, come d’abitudine negli ultimi inverni. Alex Vinatzer ha le qualità per salire sul podio, ma la sua foga spesso lo ha tradito. Chissà che le nevi francesi di Courchevel non diventino la sua consacrazione.

Biathlon, mercoledì parte la rassegna iridata
Dorothea Wierer

È tempo di Mondiale anche per il biathlon. La sport che abbina sci di fondo e tiro con la carabina assegnerà le medaglie a partire da mercoledì 8. La prima gara in programma è la staffetta mista, storicamente gradita agli azzurri. L’Italia ha già conquistato due bronzi olimpici, un argento e un bronzo mondiale nel format. Questa volta partiamo da outsider, ma il podio è già arrivato in stagione e chissà che non possa arrivare anche a Oberhof.

Nelle competizioni individuali i fari sono puntati su Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. L’altoatesina ha già in bacheca 3 ori mondiali più altri allori. Ora va alla caccia del trionfo nella sprint che le permetterebbe di chiudere il cerchio dei format di gara come solo due donne prima sono state capaci di fare. La friulana, invece, in passato ha conquistato una sola medaglia individuale. Ma in questo inverno è rinata e la condizione è eccellente.

Al maschile, Tommaso Giacomel non ha nulla da perdere. Il 22enne trentino da gennaio in poi ha svoltato diventando uno dei migliori biathleti come media punti. Il podio non è ancora arrivato, ma chissà che non possa sfatare questo tabù proprio nell’appuntamento più importante del 2023.

Per il resto c’è grande curiosità di vedere all’opera Didier Bionaz e gli esordienti Elia Zeni, Samuela Comola, Rebecca Passler e Hannah Auchentaller. L’età media di questi cinque ragazzi è inferiore ai 22 anni, ma il talento non manca. Oggi è impossibile chiedere loro il podio, serve fare esperienza per crescere ancora.

Christian Leo Dufour

Young Reporter per il CIO alle Olimpiadi Invernali Giovanili di Gangwon 2024 e collaboratore del fattoquotidiano.it. Valdostano in trasferta a Milano. Motivato e sempre pronto a fare nuove conoscenze. Laureato in comunicazione, media e pubblicità alla IULM. Il mio sogno è il giornalismo sportivo. L'ambizione: far conoscere gli sport invernali, il ciclismo e tutte le discipline olimpiche a un pubblico sempre più ampio

No Comments Yet

Leave a Reply