Sinner, primo italiano a diventare numero 1 al mondo

«Il mio sogno è diventare numero 1 al mondo». Il 18 agosto 2018, sui campi da tennis del borgo di Santa Cristina Valgardena (Bolzano), a 17 anni appena compiuti Jannik Sinner chiarisce quale vetta vuole raggiungere. Una vetta diversa da quella delle montagne su cui è cresciuto e che lo hanno visto sciare, giocare a calcio e prendere in mano una racchetta. Quasi sei anni dopo, il sogno diventa realtà. Il tennista altoatesino conquista il gradino più alto della classifica ATP, diventando il primo italiano numero 1 del ranking mondiale. L’ufficialità arriverà lunedì 10 giugno, ma il traguardo è stato tagliato martedì 4, dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros.

Ore 16:53, Jannik Sinner diventa numero 1

Lacerazione al menisco mediale del ginocchio destro. L’esito della risonanza magnetica è una sentenza inappellabile, che lascia al serbo un’unica via percorribile. Quella del ritiro, annunciato alle 16:53 da un comunicato stampa del torneo. In quel momento, l’azzurro sta sfidando Grigor Dimitrov sul Philippe-Chatrier. È avanti 5-4 nel terzo set, pronto a servire per il match con un break di vantaggio. Il bulgaro, però, lo aggancia e l’incontro si conclude soltanto al tie-break, con una vittoria che garantisce a Sinner l’accesso alla sua prima semifinale a Parigi. Quella in cui sfiderà Carlos Alcaraz per la decima volta.

L’annuncio sul Philippe-Chatrier

L’attesa per l’intervista sul campo al vincitore, questa volta, è diversa. Perché il neo-numero 1, a partita terminata, non sa ancora di esserlo. A dargli la notizia è Fabrice Santoro: «Non posso lasciarti senza dirti una cosa. Lunedì prossimo, all’età di 22 anni, diventerai il primo italiano di sempre a essere numero 1 al mondo». Sinner sorride senza scomporsi, guarda i 15mila spettatori sugli spalti del Centrale e sospira. In quel sospiro ci sono il lavoro, il sacrificio e la determinazione che ha dimostrato fin da quando, a 13 anni, ha lasciato l’Alto Adige per trasferirsi a Bordighera, in Liguria, e allenarsi all’accademia di Riccardo Piatti.

«Cerco di non pensarci troppo»

«È il sogno di tutti i giocatori diventare numero 1 al mondo. Dall’altra parte, vedere Nole ritirarsi qui penso sia una delusione per tutti. Gli auguro una pronta guarigione». Le prime parole dell’azzurro dopo l’annuncio confermano per l’ennesima volta la compostezza e la serietà che lo contraddistinguono fuori e dentro il campo. La sua capacità di rimanere concentrato sul prossimo passo da compiere, senza lasciarsi condizionare dalle pressioni esterne. «Cerco di non pensarci troppo, perché questo è un torneo dove ho faticato molto, soprattutto negli ultimi due anni». Nel 2023 si era fermato al secondo turno, sconfitto da Daniel Altmaier in cinque set. Nel 2022, invece, si era ritirato agli ottavi contro Andrey Rublev a causa di un problema al ginocchio sinistro.

La scalata di Sinner

Sinner è il 29esimo tennista a diventare numero 1 dal 1973, quando fu pubblicata la prima classifica ATP. Il primo a occupare il gradino più alto fu il rumeno Ilie Năstase. Negli ultimi 30 anni, a essere incoronati re sono stati campioni del calibro di Andre Agassi, Marat Safin, Andy Roddick, Andy Murray, Daniil Medvedev e Carlos Alcaraz. Senza contare i Big 3, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Quest’ultimo è rimasto in vetta al ranking per 428 settimane non consecutive, un record destinato a rimanere imbattuto per molto tempo.
A 22 anni e 10 mesi, Sinner è il 14esimo più giovane a diventare numero 1. Il primo, a 19 anni e 6 mesi, è Alcaraz, unico tennista a raggiungere la cima da teenager.

La scalata dell’altoatesino inizia a febbraio 2018, quando entra per la prima volta nella classifica mondiale da numero 1.592. A ottobre 2019 fa il suo ingresso nella top 100 alla posizione 93 e meno di due anni dopo, ad aprile 2021, raggiunge il 19esimo posto. A novembre dello stesso anno diventa numero 9, stabilizzandosi nella top 10 – a parte alcune discese che, in un sistema di calcolo computerizzato, possono essere fisiologiche. Il 18 febbraio 2024, con la vittoria dell’ATP 500 di Rotterdam, Sinner infrange il record fino a quel momento detenuto da Adriano Panatta: sale alla terza posizione del ranking, il miglior risultato ottenuto da un italiano nell’Era Open. Ad aprile diventa numero 2, con la consapevolezza – tenuta ben nascosta – che sarebbe stata soltanto una questione di tempo prima di essere incoronato re.

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