Parigi 2024, Zelensky minaccia: «Se i russi verranno ammessi boicotteremo i giochi»

Zelensky

L’Ucraina potrebbe non partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. Venerdì 27 gennaio Volodymyr Zelensky ha avvertito che in caso di presenza degli atleti russi e bielorussi, la sua nazione boicotterà i Giochi. Il capo si Stato ucraino ha criticato duramente la posizione del presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, che aveva aperto alla partecipazione di Russia e Bielorussia senza bandiera o inno. «Non esiste neutralità quando è in corso una guerra come questa. – ha affermato Zelensky – Sappiamo quante volte le tirannie cerchino di usare lo sport per i loro interessi ideologici, è ovvio che qualsiasi bandiera neutrale degli atleti russi è macchiata di sangue».

Dopo le parole del proprio presidente, il comitato olimpico di Kiev si riunirà venerdì 3 febbraio per votare il boicottaggio di Parigi 2024 in caso di presenza dei russi. E non solo. Secondo il Corriere della Sera anche Danimarca e Norvegia sarebbero pronte ad aderire all’iniziativa ucraina. E a loro potrebbero accodarsi anche Irlanda, Australia e Gran Bretagna. 

La decisione del CIO
Thomas Bach

La dura reazione dell’Ucraina deriva dalla decisione del CIO e, in particolare, di Bach. Il numero uno dello sport mondiale nei giorni scorsi aveva annunciato che i russi potranno partecipare alle Olimpiadi 2024 come atleti neutrali. Parlando di «una missione unificante durante un periodo di guerra», il CIO ha spiegato che nessun atleta dovrebbe subire discriminazioni basate solo sul passaporto. «Si dovrebbe esplorare un percorso per la partecipazione degli atleti in condizioni rigorose», ha affermato il Cio in una dichiarazione pubblicata dopo una riunione del consiglio esecutivo. Il Comitato ha, però, sottolineato che gli atleti che hanno «sostenuto attivamente la guerra in Ucraina, rischiano di essere esclusi dalle Olimpiadi parigine». Il modello da seguire, secondo il CIO, è quello utilizzato con la Jugoslavia nel 1992. Nei Giochi di Barcellona, infatti, gli jugoslavi gareggiarono come «atleti indipendenti» mentre la loro nazione era stata sanzionata dall’ONU per via della guerra civile in corso.

La risposta di Zelensky

La volontà dei vertici olimpici di coinvolgere la Russia e il suo alleato militare, la Bielorussia, è stata accolta con sgomento e rabbia a Kiev. Nonostante le spiegazioni del CIO, Zelensky non ha accettato la decisione replicando duramente a Bach. «Non si può che rimanere delusi dalle dichiarazioni dell’attuale presidente del Cio. – ha attaccato il leader – Faremo di tutto per garantire che il mondo protegga lo sport dalla politica e da qualsiasi altra influenza di uno stato terrorista. Invito il signor Bach a Bakhmut, in modo che possa vedere con i propri occhi che la neutralità non esiste».

Il presidente ucraino ha coinvolto anche il collega francese Emmanuel Macron. A suo avviso, è necessario che la Russia non possa utilizzare le Olimpiadi di Parigi 2024 per fare propaganda sulla sua aggressione all’Ucraina. In un videomessagio rivolto alla nazione Zelenski ha affermato: «Ho inviato una lettera al Presidente Macron. Dobbiamo essere sicuri che la Russia non sarà in grado di usare Parigi 2024 per promuovere l’aggressione o il proprio sciovinismo di stato”.

Il leader parlando dello stato attuale del conflitto, ha aggiunto: «Sullo sfondo dei continui attacchi terroristici russi alle nostre città e ai nostri villaggi, è scioccante che dobbiamo convincere i burocratici dello sport internazionale a rifiutare qualsiasi sostegno agli stati terroristi”. 

La minaccia del ministro dello sport ucraino
Vadym Gutzeit

Dal canto suo, il ministro dello sport ucraino, Vadym Gutzeit, ha minacciato: «Non possono esserci accordi con i rappresentanti dei paesi terroristi. Finché ci sarà la guerra in Ucraina, il suo paese continuerà a essere favorevole alle sanzioni contro Russia e Bielorussia. Gli atleti di questi paesi non dovrebbero essere autorizzati a partecipare alle competizioni nemmeno sotto una bandiera neutrale. Spero che il mondo intero abbiano prestato molta attenzione e che non dobbiamo ricorrere a mezzi estremi», ovvero il boicottaggio dei Giochi.

Christian Leo Dufour

Young Reporter per il CIO alle Olimpiadi Invernali Giovanili di Gangwon 2024 e collaboratore del fattoquotidiano.it. Valdostano in trasferta a Milano. Motivato e sempre pronto a fare nuove conoscenze. Laureato in comunicazione, media e pubblicità alla IULM. Il mio sogno è il giornalismo sportivo. L'ambizione: far conoscere gli sport invernali, il ciclismo e tutte le discipline olimpiche a un pubblico sempre più ampio

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