Rafa Nadal, addio al tennis: doppio all’Olanda, Spagna fuori dalla Davis

Rafa Nadal in campo per l'ultima partita della carriera

Finisce così, senza lieto fine, la leggendaria carriera di Rafael Nadal. La vittoria nel doppio di Botic Van de Zandschulp e Wesley Koolhof contro Carlos Alcaraz e Marcel Granollers regala la semifinale all’Olanda, ponendo così fine alla Coppa Davis 2024 della Spagna. Alla Martin Carpen Arena la selezione Orange vince in due set con il risultato di 7-6 7-6. Martedì affronterà la vincente tra Germania-Canada.

SPAGNA ELIMINATA DALLA DAVIS

«E’ evidente che non è andata come volevamo. Ho dato tutto ciò che avevo». Queste le parole di Rafael Nadal al termine del suo match in singolare contro Botic Van De Zandschulp, finito 6-4 6-4 in favore del tennista olandese. Nella conferenza stampa al termine della partita l’altleta spagnolo ha dichiarato che, in caso di passaggio in semifinale, il capitano David Ferrer avrebbe dovuto puntare su un altro giocatore. 

Non basta la vittoria di Carlos Alcaraz su Tallon Griekspoor per 7-6 6-3, la Spagna si deve arrendere nel doppio decisivo. Dopo aver perso il primo set al tie break, spinti da un pubblico in piedi ad ogni punto, gli spagnoli si sono portati avanti nel secondo set conquistando il break nel terzo game e portandosi poi sul 3-1. Ma i Paesi Bassi non mollano, e dopo aver tenuto il servizio riescono a strappare il controbreak per il 4-4.

Procede poi tutto on serve fino al tie break. La coppia olandese si porta avanti 6-3 grazie a due volée devastanti di Van De Zandschulp, che chiude poi la partita con un dritto che colpisce un poco reattivo Granollers a rete. Un successo inaspettato per i Paesi Bassi, nella notte dell’addio di Rafa al tennis giocato.

L’ADDIO DI RAFA

Al termine del match di doppio Nadal ha preso la parola davanti a un pubblico in lacrime: «Devo ringraziare molte persone. Inizierò da quelli che ci sono qui oggi. Sono stati 20 anni, belli e brutti. Mi sono sentito molto fortunato per aver ricevuto tanto affetto da parte di tutti, specialmente qui in Spagna». 

In merito ai motivi del ritiro ci ha tenuto a specificare come il suo corpo semplicemente non volesse più giocare a tennis, e che deve accettarlo. «Sono un privilegiato. Ho potuto fare del mio passatempo la mia professione. La cosa più importante è che abbiate percepito che sono una brava persona».

Non potevano mancare le parole di Roger Federer, assente all’ultima di Rafa, per il suo storico rivale: «Voglio congratularmi con la tua famiglia e il tuo team, i quali hanno giocato un ruolo importantissimo nel tuo successo. E voglio che tu sappia che il tuo vecchio amico tifa sempre per te, e che tiferà sempre per te, qualsiasi cosa farai. Ti auguro il meglio, il tuo fan, Roger».

 

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LA CARRIERA IN NUMERI

Il tennista di Manacor chiude davanti alla sua gente una strepitosa carriera durata 23 anni, vissuta da vero dominatore del circuito. 209 settimane da numero 1 del mondo, 912 consecutive in top 10 del ranking ATP, un record. 22 Slam, 36 Masters 1000 e un totale di 92 titoli. 

Con la maglia delle Furie Rosse ha vinto due ori olimpici, uno in singolare a Pechino nel 2008 e uno in doppio con Marc Lopez a Rio nel 2016. Ha sollevato cinque delle sei Coppe Davis vinte dalla selezione spagnola (2004, 2008, 2009, 2011, 2019). Non è un caso quindi che Rafa abbia scelto la Davis come suo ultimo torneo da professionista e che, come in occasione del suo esordio con la nazionale, questo si sia concluso con una sconfitta nel match di singolare.

A cura di Roberto Manella

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