Internazionali: vince Medvedev, polemiche sull’organizzazione

Daniil Medvedev vince gli Internazionali BNL d’Italia. È la prima volta che il tennista russo trionfa a Roma. Domenica 21 maggio sul Campo Centrale il numero due al mondo ha sconfitto in due set (7-5, 7-6) il danese Holger Rune. Una partita sudata, ma che non è mai scappata dalle mani di Medvedev.

Una vittoria che ha un sapore ancora più dolce se si tiene conto delle difficoltà del russo sulla terra rossa. E Jannik Sinner non aveva perso l’occasione di ricordarglielo a Miami lo scorso 2 aprile.

Un tricolore spento

Delusione su tutti i fronti per gli atleti azzurri. Prima, il 28 aprile, la rinuncia di Matteo Berrettini per l’infortunio rimediato a Montecarlo. Poi l’amaro in bocca lasciato dalle performance di Jannik Sinner.

Il numero 1 italiano è uscito dal torneo romano agli ottavi di finale contro Francisco Cerundolo (6-7, 6-2, 6-2). «Una giornata come ieri fa male, ancora di più qui a Roma – ha scritto sui social il tennista – Tornerò più forte di prima». Ma i problemi non sono iniziati contro l’argentino. Dopo la vittoria in scioltezza contro l’australiano Thanasi Kokkinakis, l’altoatesino aveva faticato più del previsto contro Alexander Shevchenko. Ci sono volute oltre due ore di gioco per sconfiggere il numero 93 al mondo. Non sono, però, mancati i suoi soliti lampi di talento. Che dovranno tornare in maniera più costante già da lunedì 22 maggio al Roland Garros.

Jannik Sinner in azione al Foro Italico durante la sconfitta contro Francisco Cerundolo
Jannik Sinner in azione al Foro Italico durante la sconfitta contro Francisco Cerundolo
Jannik Sinner
Foto Giampiero Sposito

Continua la crescita di Lorenzo Musetti. Il classe 2002 è caduto, anche lui agli ottavi di finale, sotto i colpi del greco Stefanos Tsitsipas. «Lascio Roma abbastanza soddisfatto – ha commentato dopo la sconfitta – Vado a Parigi con tanta voglia». Ai trentaduesimi aveva affrontato Matteo Arnaldi in un derby tutto azzurro. Il turno successivo è stata la volta di Frances Tiafoe, numero 93 al mondo. Una partita spalmata su due giorni a causa del maltempo che sta colpendo la penisola italiana. 

Protagonisti per molto meno tempo Lorenzo Sonego e Fabio Fognini. Entrambi sono usciti ai sedicesimi, rispettivamente contro Tsitsipas (la kriptonite degli azzurri) e la stellina danese Holger Rune.

Caos biglietti

L’insuccesso degli italiani è passato in secondo piano a causa delle numerose polemiche sull’organizzazione. A partire dal costo dei biglietti. Le vendite online sono state aperte a luglio 2022. Le possibilità erano multiple: pass diurno o serale; Campo Centrale, Grand Stand o ingresso Ground (che permette di accedere ai campi secondari). Tutto come è sempre stato. Se non fosse che gli spalti del Centrale non sono stati presi d’assalto, nemmeno quando a giocare era Sinner. Mentre l’altoatesino batteva Kokkinakis, Maria Sakkari e Barbora Strycova si sfidavano su un affollatissimo Pietrangeli, il terzo campo del Foro Italico. 

La scarsa affluenza al match del numero 1 italiano può essere spiegata dall’elevato costo dei biglietti. Per la sessione diurna di venerdì 12 maggio – quando sono stati giocati gli incontri Kokkinakis-Sinner e Sakkari-Strycova – oscilla tra gli €84 e i €319 sul Centrale. Per assistere allo stesso turno sul Pietrangeli bisogna acquistare l’ingresso Ground a €34. Meno della metà del biglietto più economico per lo stadio principale. Una differenza di prezzo che ha reso il campo con le statue più accessibile e affollato, con tre o quattro file di persone che stavano anche in piedi.

Un immagine del Campo Centrale praticamente vuoto durante la partita tra Jannik SInner e Thanasi Kokkinakis
Un immagine del Campo Centrale vuoto durante la partita tra Jannik Sinner e Thanasi Kokkinakis

Sotto accusa la Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP). Il presidente Angelo Biraghi motiva il costo dei biglietti con la volontà di attirare più appassionati e meno spettatori ‘occasionali’. «Noi vogliamo premiare chi ci sceglie sin da subito, fidandosi di noi e del nostro lavoro. I biglietti, e gli abbonamenti, sono stati messi in vendita un anno fa», spiega Biraghi. Più si aspetta a comprarli, più il prezzo sale.

Prezzi stellari giustificati anche dal valore dell’evento, che per la capitale rappresenta un’attrattiva turistica e un’opportunità di guadagno. La FITP segnala che, a meno di una settimana dalla fine del torneo, l’incasso ha superato i 21 milioni di euro. Un cambiamento radicale rispetto a vent’anni fa, quando gli IBI stavano vivendo un periodo di perdita economica e di reputazione.

Maltempo

«Non ho mai visto condizioni meteo simili qui agli Internazionali». Le parole di Novak Djokovic le condividono sicuramente molti atleti. Freddo, pioggia e umidità hanno influito parecchio sulla forma di chi era in campo. «È il torneo più freddo e umido che abbia mai vissuto qui in 17 stagioni», ha confessato Nole. 

Le precipitazioni non hanno certo avuto la portata drammatica di quelle dell’Emilia-Romagna. Comunque, la costanza della pioggia ha avuto conseguenze non trascurabili. In primo luogo, sui tennisti. Per evitare possibili allagamenti sui campi, o anche solo piccole pozzanghere, l’organizzazione ha deciso di stendere maggiori quantità di terra rossa. Questo aiutava nei momenti di bagnato. Quando invece il tempo reggeva, gli scambi erano visibilmente rallentati.

Un addetto al campo pulisce la scritta 'Roma' dalla sovrabbondanza di terra rossa
Un addetto ai campi pulisce la scritta ‘Roma’ dalla sovrabbondanza di terra rossa

In secondo luogo, sia sui giocatori che sugli spettatori. Spesso e volentieri, infatti, le partite sono state sospese. Musetti l’ha dovuto vivere sulla sua pelle. I sedicesimi contro Tiafoe sono stati interrotti a metà del secondo set, e ripresi la mattina del giorno seguente. Avendo vinto il match, l’italiano è poi sceso in campo la sera di quello stesso giorno per l’ottavo di finale contro Tsitsipas. Questa partita, posticipata più volte in attesa del termine di un ottavo WTA, è iniziata pochi minuti prima della mezzanotte. Un 2-0 secco a favore del greco ha permesso al pubblico (poco) e ai telespettatori di andare a dormire intorno alle 2 di notte.

Inservienti del Foro Italico stendono un telo impermeabile durante l'interruzione di una partita
Inservienti del Foro Italico tolgono un telo impermeabile al termine dell’interruzione di una partita

E poi di nuovo domenica 21, quando anche la finale tra Medvedev e Rune è stata posticipata.

Vista l’importanza degli Internazionali (alla fine sono un mini-Slam), Roma non si meriterebbe un centrale chiuso? Una domanda che molti appassionati si sono fatti. Il meteo di questo maggio è stato davvero inclemente. Ma per evitare altre brutte figure in futuro, forse è qualcosa a cui pensare.

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