Alluvione in Emilia-Romagna: creata una barriera per proteggere Ravenna

L’emergenza maltempo continua a sconvolgere l’Emilia-Romagna, con gli alluvioni che da giorni stanno causando danni non indifferenti in tutto il territorio regionale. Attualmente, il bilancio conta 15 morti, migliaia di sfollati ed evacuati, e un numero non definito di dispersi. Le ultime vittime di cui si è avuta notizia sono due agricoltori, un 73enne e sua moglie, trovati morti nel loro appartamento di Russi, in provincia di Ravenna. Nel frattempo, stanno facendo il giro del web le immagini di una barriera di terra creata sulla strada Faentina, nel tentativo di arginare lo straripamento.

Questa mattina il tratto dell’autostrada A14 tra Faenza e Forlì è stato riaperto, ma parte della statale Adriatica è chiusa. Il Comune di Ravenna ha disposto anche l’evacuazione di Piangipane, Santerno e case sparse.

Le dichiarazioni del ministro dell’ambiente Picchetto Fratin

«Sono presenti danni enormi. Il Governo lavorerà a strettissimo raccordo prima di tutto con la Regione Emilia-Romagna e, naturalmente, con la realtà, con la massima attenzione alle realtà colpite. Si farà la conta dei danni, ma si faranno anche così le valutazioni rispetto alle azioni da svolgere oltre ai danni – ha dichiarato a Sky il ministro dell’Ambiente Picchetto FratinNel senso, dobbiamo metterci in testa che dobbiamo tentare di prevenire, nel limite del prevedibile, questi fenomeni che sono sempre più intensi».

Il “cimitero” delle auto in Viale Bologna, Forlì
Allerta rossa estesa anche al 19 maggio

Intanto, l’allerta rossa prosegue ed è stata confermata in tutta la Regione anche per il 19 maggio. Anche le scuole resteranno ancora chiuse in diverse località. Il disastro ambientale è stato definito come «nuovo terremoto» dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, in riferimento al sisma che nel 2012 aveva colpito le province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo. Il 23 maggio è stato fissato un Cdm che varerà provvedimenti a sostegno dei territori colpiti, in cui sarà deliberato lo stato di calamità.

Sara Leombruno

Nata e cresciuta a Napoli, prediligo scrivere di cronaca e spettacolo. Amo le storie e percepire emozioni in chi me le racconta.

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