Euro2020, l’Italia batte ai rigori la Spagna e vola in finale

L’Italia accede alla finale di Euro2020 al termine di una vera e propria battaglia campale contro la Spagna. I calci di rigore, che hanno regalato enormi delusioni agli azzurri (ma anche una grossa soddisfazione), questa volta li premiano con il risultato di 5-3.

Euro2020
I giocatori azzurri entusiasti dopo il rigore della vittoria di Jorginho
I PRECEDENTI TRA LE SQUADRE

Quella tra ItaliaSpagna è una storia lunga 100 anni. La prima sfida risale addirittura al 1920, letteralmente un secolo fa, alle Olimpiadi di Anversa. Da allora in poi il bilancio è andato sempre di pari passo: fino alla semifinale di Euro2020, era equilibrio assoluto. 11 vittorie l’Italia, 11 la Spagna. Nell’ultimo trentennio le sfide sono state numerosissime: nel 1994 Roberto Baggio eliminò le Furie Rosse ai quarti di finale di USA 94, nel 2008 vinsero loro ai calci di rigore, nel 2012 è delusione amarissima per il 4-0 senza appello della finale degli Europei vinti dalla Spagna. Nel 2016 l’Italia di Conte elimina gli iberici con un secco 2-0. Ai gironi di qualificazione al Mondiale 2018 Giampiero Ventura si presenta al Bernabeu con uno spregiudicato 4-2-4 rimediando una sconfitta 3-0 senza appello. Il preludio alla mancata qualificazione italiana ai Mondiali.

IL RACCONTO DELLA PARTITA

Come prevedibile, la Spagna è l’avversario tecnicamente più forte incontrato fino ad ora: palleggiatori rapidi, dal dribbling secco e fraseggio continuo. A differenza del recente passato, però, gli spagnoli hanno aggiunto anche centimetri e chili al loro arsenale: oltre a Busquets (189 cm), sono fisicamente importanti anche Dani Olmo (180 cm), Oyarzabal (181 cm), Ferran Torres (184 cm) e Koke (178 cm) Le maggiori dimensioni fisiche non hanno però privato la Spagna della tecnica, rimasta superba. Luis Enrique esclude dall’inizio Morata a favore di Oyarzabal, per cercare di far venire fuori la difesa italiana senza dare punti di riferimento fissi. Roberto Mancini sceglie invece la formazione-tipo di Euro2020, con il solo cambio forzato di Spinazzola a favore di Emerson Palmieri.

L’inizio del match è prevedibilmente di marca spagnola: tantissimo possesso, tantissimi passaggi, ritmi indemoniati. L’Italia, non abituata ad essere costantemente aggredita altissima e con i portatori di palla raddoppiati sempre trova molte difficoltà, le più grosse di questo Euro2020. Nonostante ciò, però, la prima occasione è azzurra: Barella prende il palo, ma era fuorigioco. Immediatamente risponde Dani Olmo, migliore in campo della Spagna, che chiama Donnarumma a un miracolo in tuffo. A fine primo tempo Emerson si incunea in area e coglie la traversa a pochi passi dal portiere iberico Simon. La seconda frazione vede l’Italia prendere le misure alla Spagna e salire di tono: al 60′ Chiesa con un meraviglioso destro a giro fulmina Simon e porta l’Italia sull’1-0. In conseguenza di questo, e evidentemente spaventato dalle fiammate dei rossi, Mancini passa ad un assetto molto difensivo. La scelta non paga, anzi, sbilancia all’indietro la squadra che si espone agli assalti avversari: al 78′ con la difesa malmessa Morata firma l’1-1. Finisce così, ai supplementari la Spagna tiene il pallino del gioco e l’Italia prova a rispondere in contropiede.

LA DECIDONO I RIGORI

Non accade più nulla nei supplementari, meno una parata di Donnarumma su Thiago su calcio di punizione. Ai rigori l’Italia parte malissimo, Locatelli tira piano e non angolato e Unai Simon para con facilità. Dani Olmo calcia altissimo. Il momento decisivo arriva quando Donnarumma respinge il rigore di Morata, calciato bene, e regala a Jorginho la palla della partita. Il metronomo azzurro, 27 rigori segnati su 31 in carriera, spiazza totalmente l’estremo difensore spagnolo: l’Italia va in finale facendo valere la statistica. Oltre ai numerosi rigori segnati da Jorginho in carriera, infatti, c’è anche il dato sui rigori sbagliati contro Donnarumma: ne ha ricevuti 34, ben 10 di questi sono stati parati o sbagliati dagli avversari.

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Donnarumma para il rigore di Morata in Italia-Spagna
QUANDO, CONTRO CHI E DOVE SI GIOCA LA FINALE

Domenica 11 luglio alle 21.00 l’Italia scenderà ancora in campo a Wembley, questa volta in palio ci sarà l’Europeo. L’abbiamo vinto una sola volta, nel 1968. C’era già Zoff in porta, c’erano RiveraMazzola. Era un altro mondo e un altro calcio: 53 anni dopo, l’Europeo può tornare in Italia. L’avversario uscirà dalla sfida tra Inghilterra e Danimarca del 7 luglio alle 21.00. Quella con gli inglesi, in casa loro, sarebbe una sfida storica. Chi affronteremo? Al campo l’ardua sentenza.

 

 

Umberto Maria Porreca

Sono volato dalla più profonda costa Abruzzese a Milano col sogno del giornalismo sportivo nel cassetto e poche certezze nelle tasche e nella testa. Mio padre mi voleva ingegnere, ma la matematica non sarà mai il mio mestiere. Amante della musica italiana e del buon cibo da ovunque esso provenga, ho scritto per due anni per il settimanale di calcio giovanile lombardo/piemontese Sprint&Sport e ho collaborato con The Shot, testata di basket. Lo sport (parlato, non praticato) è il mio pane e la mia vita è stata profondamente influenzata da Andriy Shevchenko. Inseguo il mio sogno sulle note di Fabrizio De Andrè.

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