Il titolo, le critiche, i chiarimenti. Una vicenda che avrà sicuramente tanti strascichi e che sarà argomento di dibattito per molto tempo.
«Black Friday». Sono bastate due parole a far scatenare una bufera attorno al Corriere dello Sport – Stadio e al suo direttore Ivan Zazzaroni. Così il quotidiano ha titolato la prima pagina del 5 dicembre presentando il big match Inter – Roma, identificando in Lukaku e Smalling i protagonisti della sfida.
Immediata la reazione dei social contro Zazzaroni e il giornale, accusati di linguaggio inappropriato e razzista nei confronti dei due calciatori.
Il Contesto
La pesante indignazione e lo scalpore del pubblico dei social è dovuta ad un periodo difficile del calcio italiano. In questa stagione, le società e le federazioni stanno combattendo i sempre più frequenti episodi di discriminazione razziale negli stadi.
2ª giornata di campionato, Cagliari – Inter, «Buu» razzisti nei confronti del gigante dell’Inter Lukaku da parte della curva sarda. Nessun provvedimento disciplinare da parte del giudice sportivo nei confronti della tifoseria o della società.
11ª giornata di campionato, Hellas Verona – Brescia, cori contro Balotelli dagli ultras gialloblù, che reagisce scagliando il pallone in curva costringendo l’arbitro alla sospensione del match. Polemiche e dichiarazioni pesanti nei giorni successivi alla gara a cui è seguita la chiusura del settore.
Il titolo, inserito dunque in un contesto non semplice, poteva essere facilmente frainteso e fuorviato, soprattutto se riportato in modo non completo. Una bufera che ha avuto il potere di dividere in due l’opinione pubblica.
Roma, Milan ed Inter insieme. Lukaku e Smalling in coro
In seguito alla prima pagina con il titolo BLACK FRIDAY associata a una foto di Smalling e Lukaku, l’#ASRoma e il @ACMilan hanno scelto di negare al Corriere dello Sport l’accesso al centro sportivo.
Il comunicato: https://t.co/oh8uDYEvSi pic.twitter.com/dbuXB127nK
— AS Roma (@OfficialASRoma) December 5, 2019
L’ AS Roma e il FC Inter hanno preso subito posizione difendendo sia l’inglese Smalling, sia il belga Lukaku. Importante anche la presa di posizione dell’AC Milan che, estranea alla vicenda, assieme alla Roma ha proibito ai giornalisti del quotidiano romano l’accesso ai propri centri sportivi fino ad anno nuovo.
«Uno dei titoli più stupidi che abbia mai visto nella mia carriera» così il bomber neroazzurro sui social dopo l’inizio della bufera. Dichiarazioni a cui è seguito il tweet di Smalling che ha definito il titolo «sbagliato e altamente indelicato».
La difesa del Corriere e l’appoggio del presidente Verna
«Razzisti a chi?» così ha aperto oggi lo stesso Corriere in risposta alle innumerevoli critiche ricevute. L’editoriale, scritto dal direttore Zazzaroni, è una lamentela rivolta a chi si è soffermato sul titolo senza entrare nel dettaglio e nelle motivazioni.
"Razzista a chi?" – di Ivan Zazzaroni https://t.co/l14VLGO8VD
— Corriere dello Sport (@CorSport) December 6, 2019
«Black Friday è il titolo innocente di un quotidiano, il nostro, che da quasi un secolo difende con ostinazione e passione i valori dello sport e del calcio – ha esordito l’imputato numero uno della vicenda – Black Friday è il titolo di una testata che proprio nelle ultime settimane si era distinta per le campagne antirazziste. Nonostante tutto questo si è scatenato un linciaggio senza precedenti».
Sostegno è arrivato anche dal presidente dell’ordine dei giornalisti Carlo Verna: «Tutto quello che la Lega calcio non ha fatto e non fa contro il razzismo con cori indecenti che impunemente si ascoltano negli stadi ora si traduce in una squalifica per dei giornalisti che nessuna responsabilità avrebbero»
Black Power, quello strano titolo non discusso
Black Friday è stato attaccato e criticato. Perplessità però sono state lasciate da un altro titolo, risalente alla vittoria della Roma sul campo del Başakşehir in Europa League lo scorso 28 Novembre. «Black Power, Kluivert e Smalling gli eroi di Istanbul» titolava la Gazzetta dello Sport in virtù delle ottime prestazioni dei due calciatori. Eppure, nessuno ha denunciato quel Black presente nonostante il chiaro riferimento al colore della pelle dei due atleti.
Due titoli uguali nel contenuto ma con risultati diversi. Non ha suscitato scalpore quello tra le pagine centrali della Rosea, a differenza di quello del Corriere schiaffato in apertura. Infatti, «la maggior parte della gente vedrà quel titolo in prima pagina piuttosto che leggere l’articolo intero» come citato da Paul Rogers, chief strategy officer della Roma; a differenza del titolo della Gazzetta trovabile a pagina 18 del giornale.
Senza dimenticare che il Corriere ha trattato un argomento di interesse nazionale, mentre la partita della Roma era indirizzata ad una cerchia di tifosi ben precisa.