
A Montecarlo è stata una splendida settimana di sole per Lorenzo Musetti. E non si parla di clima: il tennista azzurro lascia il Principato con pochi rimpianti e tante soddisfazioni. Fra queste, le più grandi sono la prima finale raggiunta in un Masters 1000 e la nuova posizione nel ranking, che lo vede ora all’11esimo posto.
Il torneo di Musetti
Si è svegliato prima di alzare il trofeo, Lorenzo Musetti, ma tutto il resto del suo torneo a Montecarlo è stato un sogno divenuto realtà. Con quel suo rovescio a una mano, sempre più raro da vedere, l’italiano si è fatto strada come chi avanza con un machete nella giungla. La fatica, peraltro, si è vista, perché quasi tutti i match sono arrivati al terzo set. Unica eccezione, il “derby” con il connazionale Matteo Berrettini che, dopo aver trionfato su Zverev, gli ha ceduto la vittoria in due set, forse già soddisfatto del proprio torneo. Le altre quattro vittorie sono arrivate tutte in rimonta: dalla riscossa contro il cinese Bu al mezzo miracolo per salvare il match contro Lehečka, fino al cambio di passo contro Tsitsipas e alla semifinale al cardiopalma con De Minaur.
La finale contro Alcaraz
Dopo queste peripezie, l’accesso alla finale è un successo al quadrato, anzi forse al cubo. Per Lorenzo è la prima volta all’ultimo incontro di un Masters 1000, dal quale, comunque vada, sa già di uscire con sufficienti punti per ritoccare la miglior posizione in carriera, quella 15esima piazza toccata nel giugno 2023. Forse rasserenato da questa consapevolezza, nel primo set l’italiano domina un Alcaraz troppo lento a carburare e vince 6-3.
Nel secondo Alcaraz torna a sfoderare i suoi colpi migliori e lascia poco a Lorenzo, chiudendo sul 6-1 e riportando il match in parità. Il terzo avrebbe potuto allora essere il set più spettacolare della partita, ma il destino ha deciso di mettersi in mezzo. Un infortunio alla coscia destra spezza il ritmo di Musetti, che poco alla volta si spegne e di fatto rimane in campo solo per fare presenza. L’ultima frazione è a senso unico: 6-0 e vittoria per Alcaraz.
Una nuova posizione in classifica
A fine gara, gratitudine e rispetto traspaiono dalle parole dello sconfitto: «Mi dispiace non aver finito la partita al meglio, speravo di giocarmela fino alla fine, ma non voglio togliere nulla a Carlos che ha meritato la vittoria. Grazie per questa settimana. Io cercherò di recuperare per prendermi la rivincita, magari già l’anno prossimo».
Un avversario duro e un torneo faticoso impreziosiscono il secondo posto di Musetti, che si vede premiato anche nella classifica Atp. Arrivato a Montecarlo da 16esimo al mondo, Lorenzo lascia il Principato al n.11 del ranking. Un balzo che lo porta alla miglior posizione in carriera, a un passo dalla top ten.
Ma l’italiano non è l’unico ad agitare la classifica. Per l’alto livello dei suoi partecipanti, la settimana di Montecarlo cambia profondamente la composizione dei migliori dieci al mondo. Rientra Medvedev (n.9), Rublev sale all’ottavo posto, mentre De Minaur – sconfitto in semifinale proprio da Musetti – aggancia addirittura la settima posizione. Il più soddisfatto, però, è di certo Alcaraz: sulla terra rossa lo spagnolo guadagna quei 1000 punti che lo riportano al n.2, in attesa di un confronto con l’italiano più temibile del circuito, Jannik Sinner, il cui ritorno in campo è attesto per gli Internazionali d’Italia a maggio.