Ema, Milano non ce l’ha fatta. L’agenzia europea del farmaco si trasferisce da Londra, che rinuncia dopo la Brexit, ad Amsterdam. E allora il web si indigna, dai meme ai commenti istituzionali: «Ce l’abbiamo messa tutta» – si legge tra gli esponenti della politica milanese; «Tutta colpa di una monetina» – scrivono invece i più; che poi le modalità di sorteggio restano ancora ignote. L’ipotesi lancio della moneta ieri sera è stata smentita. È stato scelto il meccanismo delle buste. Questa mattina invece il Sole 24 Ore parla di utilizzo di bussolotti per la scelta della nuova sede dell’Ema.
Tra i primi a twittare dopo la sconfitta di Milano c’è il dottore Mario Melazzini, direttore dell’Aifa, Agenzia italiana del Farmaco, malato di Sla e presidente di Arisla, la Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica, succeduto alla guida dell’agenzia di via del Tritone a Sergio Pecorelli nel 2015.
Per sede @EMA_News ha deciso il caso invece della ragione. Orgogliosi di #EMA2MILAN, continuiamo a lavorare nell’interesse dei pazienti
— Mario Melazzini (@mmelazzini) 20 novembre 2017
Un’occasione persa per Milano, e anche le associazioni di categoria cinguettano il loro malcontento per non avere l’Ema al Pirellone.
Carlo #Sangalli: Assurdo e ingiusto un sorteggio per assegnare l’#Ema. Il caso non può decidere il destino di un’agenzia così importante e strategica per l’Europa. Detto questo Milano e il Paese ne escono a testa alta. #Ema2Milano https://t.co/F9SBaJi1f4 pic.twitter.com/b4mbrM8ejd
— Confcommercio Milano (@confcommerciomi) 20 novembre 2017
«Nessun rimpianto», annuncia il Sindaco Beppe Sala. Che dichiara una Milano rafforzata dalla sfida sull’Ema, unica città che pur non essendo una capitale è riuscita ad arrivare alle votazioni finali
Non abbiamo rimpianti: abbiamo fatto davvero tutto il possibile. Da domani torniamo a lavorare su tutti i progetti che ancora restano in campo. Milano non si ferma e continua a guardare al futuro #EMA2MILAN
— Beppe Sala (@BeppeSala) 20 novembre 2017
Siamo stati l’unica città non capitale ad arrivare alla votazione finale e siamo stati capaci di confrontarsi con le grandi capitali europee #EMA2Milano
— Beppe Sala (@BeppeSala) 20 novembre 2017
Milano sa affrontare le sfide facendo sistema. Lo abbiamo dimostrato e usciamo rafforzati da questa prova #EMA2MILAN
— Beppe Sala (@BeppeSala) 20 novembre 2017
Anche la giunta milanese si unisce ai commenti via Twitter del primo cittadino: dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran a quello alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli. Quest’ultimo per altro sembra lanciare un progetto politico che guarda al sud dell’Europa, accogliendo con piacere la vittoria di Parigi a sede dell’Eba, l’autorità bancaria europea, dopo il sorteggio con Dublino e la sconfitta della favoritissima Francoforte.
É stata una grande prova corale di tutti coloro che lavorano per il bene di Milano. Poi i sorteggi son così.. #Ema2Milano #EmavaadAmsterdam
— Marco Granelli (@MarcoGranelliMI) 21 novembre 2017
Per sede @EMA_News ha deciso il caso invece della ragione. Orgogliosi di #EMA2MILAN, continuiamo a lavorare nell’interesse dei pazienti
— Pierfrancesco Maran (@PierMaran) 20 novembre 2017
Anche Milano deve ringraziare il Governo che ha sostenuto alla grande la candidatura di Milano. Ora continuiamo a lavorare per la città e per il nostro Paese. https://t.co/dC7Sbv1iMF
— Pierfrancesco Maran (@PierMaran) 20 novembre 2017
Anche il segretario del Pd di Milano città metropolitana Pietro Bussolati esprime il suo rammarico su Twitter dopo il sorteggio dell’Ema.
Peccato non avercela fatta al sorteggio. Resta l’orgoglio di aver dimostrato la vocazione internazionale di Milano e il gioco di squadra di questi mesi. Esempio di buona politica che fa prevalere interesse nazionale su quelli di parte #EMA pic.twitter.com/aITm86ylfQ
— Pietro Bussolati (@PietroBussolati) 20 novembre 2017
Pensiero condiviso anche da Ferruccio De Bortoli. (CS)
Milano sfortunata ma brava. Una grande prova di unità d’intenti e serietà di proposta. Un investimento comunque sul futuro della città e del Paese.
— Ferruccio de Bortoli (@DeBortoliF) 20 novembre 2017