Sul caso Sea Watch 3, la nave con decine di migranti a bordo a largo della Sicilia dal 12 giugno, interviene ancora il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «L’Unione Europea vuole risolvere il problema della Sea Watch? – scrive in un tweet il leader leghista – Facile. Nave olandese, ONG tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto». L’organizzazione non governativa ha intanto chiesto aiuto alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per poter attraccare in un porto italiano.
🔴 L’Unione Europea vuole risolvere il problema #SeaWatch? Facile.
Nave olandese, ONG tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto.#portichiusi— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 24, 2019
Mentre si attende il verdetto dell’Ecofin a luglio sul processo di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo, il tema della gestione dell’immigrazione torna a dividere il governo italiano e l’Unione Europea. La Corte Europea dei diritti dell’uomo potrebbe anche chiedere a Roma “misure urgenti” per decidere finalmente la sorte dell’imbarcazione. L’ONG ha fatto sapere che la comunicazione con Strasburgo è arrivata direttamente da alcuni membri dell’equipaggio.
Per ora il vicepremier Matteo Salvini non arretra sulla sua politica dei porti chiusi. Stando al decreto sicurezza bis, voluto dal leader leghista e firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella poche settimane fa, il ministro dell’Interno “può limitare o vietare l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale”. La legge prevede anche una multa da 10 a 50mila euro per il comandante che fa entrare migranti in acque italiane. L’articolo 2 parla anche di sequestro della nave.
This is the track of the #SeaWatch 3 the last days. It draws the border between Italian territorial water and international water. Can you see it?
42 people are forcibly kept outside. 42 people that Europe, a continent of over 500 million inhabitants, does not want. Forty-two. pic.twitter.com/0iNndCKQiu
— Sea-Watch International (@seawatch_intl) June 23, 2019
Su Twitter intanto l’organizzazione non governativa che si occupa del salvataggio dei migranti in mare ha pubblicato una foto degli spostamenti continui della Sea Watch 3 attorno all’isola di Lampedusa. Sono 42 le persone a bordo della nave da giorni, denunciano, a fronte di un continente europeo di mezzo milione di abitanti. Ma se le luci sono puntate su questo delicato caso, altri sbarchi avvengono all’oscuro delle cronache. Sono i cosiddetti sbarchi fantasma: piccole imbarcazioni che riescono a eludere i controlli e a trasportare migranti sulle coste europee.