Sessanta minuti di cabina di regia hanno permesso al governo di stabilire il calendario delle riaperture dei prossimi mesi. A confermarle il decreto legge che ha approvato le decisioni. Draghi riconferma la scelta della prudenza e della gradualità, con lo scopo di monitorare gli effetti delle nuove misure.
Il calendario delle riaperture
19 maggio: il coprifuoco viene spostato alle ore 23.
22 maggio: tutti gli esercizi nei centri commerciali potranno restare aperti anche nel weekend e nei prefestivi. Riaprono anche gli impianti montani di risalita.
24 maggio: anticipata la riapertura delle palestre.
1 giugno: torna ad essere consentito, per i ristoratori, far consumare anche nei tavoli al chiuso per tutta la durata degli orari di apertura. Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise diventeranno zona bianca. Sarà consentita la presenza del pubblico a eventi sportivi che si terranno all’aperto, al 25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone.
7 giugno: il coprifuoco si sposta a mezzanotte. Attesa la zona bianca anche per Abruzzo, Veneto e Liguria.
15 giugno: riprendono, anche al chiuso, feste e i ricevimenti per cerimonie civili o religiose. Tutto sarà possibile grazie al green pass, il certificato di vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, istituito dal premier Draghi in vista delle riaperture. Da metà giugno al via anche la riapertura dei parchi divertimento.
21 giugno: abolizione della misura del coprifuoco.
1 luglio: prevista la riapertura delle piscine al chiuso e dei centri benessere. Dal 1° luglio sarà consentita la presenza del pubblico agli eventi sportivi anche al chiuso con il 25 per cento della capienza massima e il limite di 500 persone negli spazi chiusi. In più, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò potranno riaprire al pubblico. Dal primo del mese potranno riprendere anche le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Riprendono anche corsi di formazione pubblici e privati in presenza.
Restano sospese le attività in sale da ballo e discoteche, sia all’aperto che al chiuso. Forse per quelle si dovranno aspettare gli esperimenti promossi negli scorsi giorni a Milano e Gallipoli.