La battaglia tra Grillo e Conte potrebbe essere vicina alla sua conclusione. Da tempo, all’interno del Movimento 5 Stelle si sta consumando una lotta interna tra il suo reggente nonché fondatore, Beppe Grillo, e il suo leader politico, Giuseppe Conte.
Grillo incoraggia un ritorno alle origini del Movimento, ormai lontano dal 33% del 2018, con l’intenzione di mantenere vivi alcuni dei capisaldi del partito. Dall’altro lato, Conte desidera riformare il Movimento, rivedendo le regole “sacre” e il ruolo del garante. Il processo di votazione per la Costituente del Movimento 5 Stelle, tanto voluto da Conte e tanto osteggiato da Grillo, è in corso e giungerà al termine domenica. E solo uno dei due l’avrà vinta.
Sta per scoccare l’ora decisiva. Da giovedì 21 novembre alle 10 sono aperte le operazioni di voto per decidere il futuro del Movimento 5 Stelle: #VotaEDecidi! pic.twitter.com/0jxMDq5X61
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) November 20, 2024
Cosa rischiano Grillo e Conte
L’appuntamento di domenica sarà uno snodo cruciale, tanto per il garante, quanto per il presidente. La figura di Grillo rischia di essere cancellata con un colpo di penna, ma anche Conte è pronto a farsi da parte “se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora” dalla sua leadership, ha detto in un’intervista a Repubblica. Il riferimento è alla collocazione nel campo “largo” con il Partito Democratico che, ormai, sembra aver rubato fin troppi consensi al Movimento.
Chi vota e il nodo del quorum
Proprio in questi giorni sono in corso le votazioni tramite la piattaforma online del Movimento. Possono votare tutti gli iscritti al partito: 88.943 in tutto. Dodici i quesiti che sono posti in votazione, articolati anche attraverso risposte multiple. Molti quesiti necessitano del quorum, cioè devono essere votati da almeno la metà più uno degli iscritti.
Su cosa votano gli iscritti
Le votazioni vertono sul ruolo del presidente e degli organi che lo affiancano o coadiuvano; sul ruolo del garante; sulle modalità di votazione per le modifiche statutarie; sul comitato di garanzia e sul collegio dei probiviri; sull’organizzazione territoriale; sulla possibilità di un cambio del nome, del simbolo e del suo utilizzo; sulla modifica del codice etico e sul limite dei due mandati; sui requisiti di candidabilità e infine sul posizionamento del Movimento nell’arco parlamentare e sulle possibili alleanze politiche.
Le speranze di Grillo e Conte
La speranza di Beppe Grillo è che non venga raggiunto il quorum sui punti più caldi (cambio simbolo, cambio nome, alleanze politiche e ruolo del garante), la speranza di Giuseppe Conte è una conferma della leadership, suggellata dal voto degli iscritti. A ogni modo, domenica alle 15 l’assemblea Costituente del Movimento 5 Stelle si chiuderà al Palazzo dei Congressi dell’Eur. E i risultati saranno ufficializzati.