Biotestamento, la frase choc di Salvini scatena gli avversari politici

La norma sul testamento biologico prevede l’introduzione, per i malati terminali, del diritto di rifiutare terapie, nutrizione e idratazione. La legge (approvata alla Camera, ma bloccata al Senato) vieta anche l’accanimento terapeutico e prevede l’obiezione per i medici. Sul biotestamento, che Matteo Renzi vuole approvare entro la fine della legislatura, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha scavato il solco: «Aspettiamo Renzi, quando smetterà di smanettare su Facebook — ha detto — vedremo cosa fare sulla legge sul fine vita. Io mi occupo dei vivi. Quando sarà ora mi occuperò dei morti».

«Mi preoccupo di più di quelli che stanno vivendo e vivendo male. Poi di morte ci occuperemo al momento giusto». Stizzite le repliche degli avversari politici: «Spero che chi oggi parla con sprezzo dei malati e delle loro famiglie recuperi un minimo di umanità e si esprima con rispetto», ha detto Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia. Tagliente il commento di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana: «Che tristezza vedere alcuni politici giocare in modo squallido con la vita e il dolore delle persone».

 

 

Anche Alessandro Di Battista del M5S si è espresso in merito: «Il biotestamento serve ai vivi. Legge di civiltà, si può approvare in 24 ore». Dopo le reazioni polemiche alla frase di Salvini, lo stesso leader del Carroccio è tornato sull’argomento: «Ho detto una cosa normale, ci sono pochi giorni per approvare le leggi e il Pd deve scegliere tra ius soli e biotestamento. Dico solo che è giusto ragionare su come morire bene ma prima su come vivere bene». La legge sul fine vita introduce anche la possibilità di esprimere le proprie preferenze sui trattamenti sanitari in vista di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi. (FS)

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