A dicembre 2022 Ammaar Reshi ha scritto Alice and Sparkle, una storia illustrata su una bambina e il suo robot. Lo ha fatto in sole 72 ore pubblicandola su Amazon digital book story. Fin qui sembra tutto normale, a parte la strabiliante velocità di questo scrittore. Se non fosse che Reshi ha utilizzato ChatGPT per creare tutta la storia e DALL-E – un software che genera immagini con l’ausilio delle Intelligenze Artificiali – per illustrarla. Si tratta della prima opera letteraria mai inventata da un’intelligenza artificiale.
Ma a chi appartengono i diritti di questo racconto?
Alice and Sparkle by OpenAI
Reshi ha raccontato le difficoltà principale nel far redigere questa storia illustrata. «Non mi definirei neanche l’autore – ha commentato lo scrittore – un’AI è essenzialmente la ghost writer e un’altra AI è l’illustratrice». La prima criticità è stata individuare gli input testuali necessari a creare una storia coerente a puntate. Qui emerge il primo problema sui diritti d’autore. Se domandiamo alla stessa ChatGPT: «I testi che scrivi sono coperti da copyright?», la risposta dell’AI sarà molto evasiva.
Se approfondiamo la questione chiedendo di redigere un testo garantendoci che non sia coperto da copyright, l’AI dirà di essere in grado di farlo. Ma la qualità dello scritto risentirà dei paletti imposti.
I diritti delle immagini
La più grande difficoltà affrontata da Reshi è consistita nel produrre le immagini dei protagonisti del suo racconto con DALL-E. «Era impossibile fare in modo che Sparkle il robot fosse sempre uguale, a un certo punto ho deciso d’inserire nella storia che Sparkle poteva assumere ogni tipo di forma robotica». Con l’eroina della storia, Alice, Reshi è riuscito a produrre immagini di lei che apparissero lungo tutto il libro.
Se in questo caso domandiamo a ChatGPT: «Chi detiene i diritti delle immagini generate da DALL-E?» l’AI risponderà che il copyright sulle immagini generate è detenuto da OpenAI stessa.
La conclusione della vicenda
Visto lo stupore per la rapidità dell’AI nel creare un’opera letteraria, Ammaar Reshi ha deciso di raccontare la sua vicenda su Twitter. Il tweet ha generato 2 mila commenti e quasi 6 mila retweet. Ed è stato accompagnato da un’ondata d’odio sui social: «Sei feccia», «Ti odiamo». Gli artisti lo hanno accusato di furto per le immagini sottratte a DALL-E. Lo “scrittore” ha cercato di sedare le polemiche: «Il talento, le capacità e il duro lavoro devono essere rispettati». Ma non è bastato. Il libro infatti è stato rimosso da Amazon dal 6 al 14 gennaio.
I was thrilled to hear from Ms. Mcintire at Palmer Middle School Georgia that her students had delved into a discussion about AI inspired by my book. After that, I knew I had to surprise them with their own copies 😊
So excited to see what this next generation of creators makes! https://t.co/aCKKAhfGPo
— Ammaar Reshi (@ammaar) February 28, 2023
La decisione del colosso di Jeff Bezos è arrivata troppo tardi. Il racconto aveva già venduto 841 copie, non fermando nemmeno dopo la messa al bando. Tutta la vicenda ha reso Alice and Sparkle un cult per i sostenitori dell’Intelligenza Artificiale, entrando nella top 600 dei libri per bambini di computer e tecnologia. Al momento, sia le istituzioni italiane sia quelle estere non hanno ancora previsto normative per regolamentare i diritti d’autore delle AI. Per adesso, l’unica testimonianza a nostra disposizione rimane ChatGPT.