TikTok deve essere venduta entro 6 mesi: ok dalla Camera USA

È ufficiale, TikTok deve essere venduta. La Camera USA ha approvato la legge che impone alla holding cinese Bytedance di vendere la piattaforma di video sharing TikTok entro sei mesi. È accaduto il pomeriggio del 13 marzo, 365 voti favorevoli alla proposta. È un affronto all’economia cinese che cerca di difendersi, ma la posta in palio è alta. O Bytedance si attiene alle decisioni o TikTok viene bannato dagli Stati Uniti. L’ufficialità è passata alla Camera, ma la decisione finale spetterà al Senato. In questa sede non ci sono certezze, perché la norma riguarda un’azienda specifica e potrebbe essere incostituzionale.

La divisione degli USA

Gli USA non stanno però giocando d’astuzia, il problema sono le elezioni. Donald Trump e Joe Biden si confermano i due unici sfidanti del partito Repubblicano e del partito Democratico. Il primo a tirare i remi in barca è Trump che ha capovolto le sue posizioni. L’ex Presidente degli Stati Uniti, conosciuto per il suo isolazionismo, non teme più TikTok. Attenzione, Trump considera la piattaforma cinese un rischio per la sicurezza nazionale, ma appena è passata la legge alla Camera ha iniziato a focalizzarsi su Facebook. Sembra che ritenga il social network di Zuckerberg molto più pericoloso. L’attuale Presidente in carica Biden ha il timore di perdere voti. TikTok conta una platea di 170milioni di utenti ed è la fascia della popolazione più giovane. La campagna elettorale ha già dato diversi smacchi ai democratici, l’abolizione della piattaforma potrebbe essere un colpo fatale.

Il Presidente Biden rispetto a TikTok

Ma Biden non si tira indietro. Sostiene che se la norma passerà al Senato la firmerà portandola avanti. Per lui TikTok deve essere venduta. L’ala democratica del senato americano si è esposta, Chuck Schumer, il leader della maggioranza, sostiene che il passaggio della norma alla Camera sia incoraggiante. La Cina ha risposto immediatamente. Il governo di Pechino impone alle sue imprese di condividere le attività e i contatti. Nonostante ciò, sostiene che non ci siano prove che indichino lo spionaggio del regime tramite TikTok. Il regime cinese è conosciuto per avere censurato e bannato i giornalisti ritenuti scomodi. Ma è anche abituato alle preoccupazioni statunitensi rispetto agli spionaggi. Bytedance e TikTok erano già stati accusati da Trump nel 2020, ma una legge concreta come questa non era mai stata proposta.

L’Europa

Gli Stati Uniti non sono i soli a preoccuparsi dei social network e dell’intelligenza artificiale. Arrivano le regole anche per l’Unione Europea. È passato nella serata del 13 marzo l’AI Act. L’obiettivo è quello di creare delle norme che tutelino gli utenti, sperando di potere costruire una competizione sana e onesta tra i Big tecnologici. La decisione europea è la prima nel mondo, è la prima volta che vengono create delle regole per l’intelligenza artificiale. L’Europa ha varato un pacchetto di legge che prevede sanzioni pesanti per chi non segue le regole. Quali sono queste regole? Si tratta prevalentemente di atti di prevenzione. Più alta è la responsabilità e più alte possono essere le multe. Il principio è che l’intelligenza artificiale non può risolvere problemi medici o guidare le macchine, perché questo metterebbe a repentaglio l’incolumità della popolazione. Tutto il mondo si sta accorgendo di chi è entrato in gioco ormai anni fa: l’intelligenza artificiale.

Francesca Neri

Laurea triennale in Storia Contemporanea all'Università di Bologna. Laurea Magistrale in Scienze Storiche e Orientalistiche all'Università di Bologna, con Master di I Livello in African Studies all'Università Dalarna.

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