Ritrovati senza vita ad Antiochia i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Lo ha reso noto sabato 11 febbraio il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nessuna notizia su Angelo Zen, l’ultimo italiano disperso in Turchia a seguito del terremoto che ha devastato il Paese. A quasi sei giorni dal cataclisma, le speranze di ritrovarlo vivo sono sempre meno.
Una famiglia distrutta
«Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno». Questo è il tweet di Tajani, che poco dopo annuncia la partenza per la Siria di aiuti italiani dall’aeroporto di Pisa.
Partono gli aiuti italiani per la Siria dall’aeroporto di Pisa.Grazie @ItalianAirForce ! pic.twitter.com/uLZ66deH0q
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) February 11, 2023
Il cordoglio per Angelo Zen
Angelo Zen, l’imprenditore veneto di 60 anni, che si trovava in Turchia per motivi di lavoro non è stato ancora trovato. L’uomo non risponde al cellulare da domenica 5. Soggiornava al Sahra Hotel nella città turca di Kahramanmaras. L’albergo è crollato durante le scosse di terremoto.
I concittadini di Zen hanno organizzato giovedì 8 febbraio una veglia a Maerne, frazione di Venezia. Zen girava da anni il mondo in qualità di manutentore dei macchinari per le aziende orafe. «Sono rimasto in contatto costante con le strutture della Farnesina – ha dichiarato il governatore del Veneto Luca Zaia – sperando in una notizia positiva che al momento non è arrivata. In questo inferno stiamo assistendo ad alcuni miracoli: persone, spesso bambini, salvati dai soccorritori dove non si pensava possibile».
Gli ultimi miracoli
La ONG di protezione siriana White Helmets – i caschi bianchi – ritiene che nessuna delle persone intrappolate sotto le macerie sia viva. Pertanto ha annunciato la fine delle ricerche nelle aree tra la Turchia meridionale e la Siria settentrionale.
In Turchia, un cane e un gatto, sopravvissuti al terremoto ma rimasti orfani per la morte dei loro padroni, si sostengono a vicenda. pic.twitter.com/shreHNiYjz
— Татьяна Антонова (@TatiUdaci) February 11, 2023
Tuttavia in questi giorni si sono verificati anche dei ritrovamenti inaspettati. Un neonato di circa due mesi è stato salvato dopo 128 ore tra le rovine nel sud della Turchia. Poche ore prima un’altra bambina di due anni è stata estratta viva dopo 122 ore nel distretto di Antakya, in provincia di Hatay. Secondo la CNN turca, anche un ragazzo di 16 anni è stato tratto in salvo dopo 119 ore a Kahramanmaras.
https://twitter.com/lvogruppo/status/1624355860997713921
In Siria, un bambino è nato sotto le macerie dopo il terremoto ad Afrin. Secondo gli ultimi aggiornamenti, le sue condizioni sono stabili.