Siria, la Francia emette un mandato d’arresto per Assad

Martedì 14 novembre, in Francia, è stato fatto un passo in avanti per i crimini di guerra e l’umanità perpetrati durante la guerra civile siriana. Quattro mandati d’arresto internazionali sono stati emessi contro il presidente siriano Bashar al-Assad, suo fratello Maher Assad e due generali dell’esercito siriano, Ghassan Abbas e Bassam al Hassan. Questi ordini di cattura sono il risultato di due anni di indagini su presunti crimini avvenuti durante il conflitto che ha dilaniato la Siria dal 2011.

La decisione ha sollevato diverse questioni. Le informazioni provengono dai legali di alcuni siriani che hanno presentato denunce relative ai crimini commessi durante il conflitto. Le conferme sono arrivate da fonti della magistratura francese all’agenzia di stampa AFP.

Il principio della giurisdizione universale

Le indagini si basano sulla giurisdizione universale, un principio del diritto internazionale. Esso stabilisce che alcune norme che proibiscono genocidi, crimini di guerra e contro l’umanità, siano universali e applicabili a tutti gli stati del mondo. Questo ha permesso alle autorità francesi di aprire un’indagine approfondita su due episodi specifici del 2013, a Ghouta Est e a Duma, nella periferia di Damasco, in cui centinaia di persone persero la vita.

L’assalto con armi chimiche contro i sobborghi di Damasco controllati dai ribelli causò la morte di più di 1.000 persone e migliaia di feriti, suscitando indignazione a livello internazionale.

Gli avvocati delle vittime e le Ong coinvolte hanno accolto questa decisione, definendola “una pietra miliare nella lotta contro l’impunità”.  L’efficacia pratica di tali mandati rimane però incerta. È improbabile che Assad affronti un processo in Francia. Questi mandati inviano però un potente messaggio sulla responsabilità dei leader siriani per la guerra civile.

Inoltre, non essendo la Siria parte della Corte penale internazionale, nel Paese la giurisdizione di tale organo è limitata. Gli appelli per un’indagine della Corte sui crimini commessi durante la guerra civile siriana ipotizzano l’esercizio della giurisdizione sui civili siriani costretti a entrare in Paesi membri come la Giordania.

Gli altri procedimenti in Siria

Questa non è l’unica azione legale intrapresa contro Assad e alti funzionari siriani. In un altro procedimento, tre alti funzionari saranno processati per complicità in crimini contro l’umanità e crimini di guerra, per la morte di due cittadini franco-siriani nel 2013. Anche per un attentato del 2017 a Daraa, nel sud del Paese, sono stati emessi mandati di arresto contro quattro ex alti dirigenti dell’esercito siriano.

Il conflitto in Siria, iniziato nel 2011, ha lasciato un tragico bilancio di oltre mezzo milione di morti e ha frammentato il paese. I mandati di arresto rappresentano un passo significativo verso il riconoscimento della responsabilità per i crimini commessi durante questo sanguinoso conflitto. Tuttavia, la strada verso la giustizia e il rendere conto dei crimini rimane complessa e incerta.

 

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