Malta, dieci arresti per l’omicidio della giornalista Caruana Galizia

Una maxi-operazione condotta in contemporanea in varie zone di Malta. Dieci persone sono state arrestate questa mattina per l’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista saltata in aria nella sua auto il 16 ottobre scorso. Ad annunciarlo è stato il primo ministro dell’isola, Joseph Muscat. Non è chiaro se gli investigatori ritengano che tra i fermati ci siano anche i mandanti dell’attentato, oltre agli esecutori materiali.

Galizia era nota anche fuori dal suo paese per l’inchiesta dei Malta Files, che aveva indicato nell’isola il paradiso fiscale più gettonato dagli evasori fiscali dell’Unione Europea. Negli ultimi mesi prima di morire, aveva formulato pesanti accuse verso molti politici maltesi, sia vicini al premier, sia dell’opposizione.

Muscat ha spiegato che gli investigatori avranno 48 ore per decidere se procedere legalmente contro le persone arrestate, e ha sottolineato di essere «più impegnato che mai» nella risoluzione del caso. L’azione di questa mattina si è svolta in particolare nell’area centrale di Bugibba, in quella meridionale di Marsa e in quella settentrionale di Zebbug. Il governo aveva promesso una ricompensa di un milione di euro a chiunque potesse fornire informazioni utili all’identificazione degli esecutori dell’omicidio o dei mandanti. La polizia aveva chiesto collaborazione a livello internazionale e si era rivolta anche all’FBI.

L’esecutivo e gli investigatori erano stati tuttavia attaccati duramente da Matthew, uno dei figli della giornalista e blogger uccisa, membro del Consorzio Internazionale di Giornalismo Investigativo premiato con il Pulitzer per il lavoro sui Panama Papers. «Il nostro è uno Stato di mafia», aveva dichiarato. «Il governo ha permesso che si creasse un clima di impunità. Il premier prima ha riempito il suo ufficio di corrotti, poi ha riempito la polizia di corrotti e imbecilli, infine ha riempito i tribunali di corrotti e incompetenti».

(MN)

No Comments Yet

Leave a Reply