Le nuove sanzioni imposte alla Russia, unite al timore di una crisi energetica pesano sulle quotazioni del gas in Europa. Ad Amsterdam il prezzo aumenta del 20% arrivando a 112 euro al MWh. A Londra, invece, aumenta del 25 % arrivando a 281,48 penny per 0.293 al MMbtu. In Europa sono aumentati in media del 26%.
Il gas russo, i cui flussi caleranno, copre il 45 % del fabbisogno italiano di energia elettrica. Il Ministro degli Esteri, Luigi di Maio e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi e un rappresentante del ministero della Transizione ecologica sono in viaggio verso Algeri, capitale dell’Algeria. L’obiettivo è il rafforzamento della cooperazione in campo energetico.
Sono in programma colloqui con le autorità algerine per potenziare le forniture di gas dal Paese nordafricano. Il colosso pubblico algerino degli idrocarburi Sonatrach si è dimostrato pronto a fornire più gas all’Italia attraverso il gasdotto Transmed. Un altro paese da cui potremmo attingere per il gas naturale e l’Azerbaijan.
Riaprire le centrali a carbone
In Consiglio dei Ministri è inoltre in atto la discussione di una norma che, se necessario, consentirà di usare temporaneamente le centrali a carbone. Queste ultime dovrebbero essere spente nel 2025 in nome della transizione energetica. Le sette ancora attive presenti sono destinate alla conversione.
Ora, invece, potrebbero essere una salvezza per l’Italia. Cinque di queste sono in capo all’Eni mentre le altre due appartengono al gruppo Ep produzione e A2a.
I Sette impianti sono distribuiti tra Sardegna, Lazio, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Dichiarazioni sulla crisi ucraina
«Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato» ha dichiarato Mario Draghi alla Camera riferendosi alla crisi ucraina.
«Dieci anni fa in Italia producevamo in Italia 17 miliardi di metri cubi di gas, abbiamo rinunciato in favore di Russia e altri paesi e rinunciato a una politica industriale – commenta sul Sole 24 Ore Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna – oggi, questa malaugurata, incredibile e inaccettabile guerra, ci ha messo di fronte alla realtà».
«L’Italia è impegnata ad aumentare le forniture di gas da vari partner internazionali. Tra questi l’Algeria, da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale. L’obiettivo è tutelare le imprese e le famiglie italiane da questa atroce guerra» ha assicurato il Ministro degli Esteri Di Maio.