Si dice Kyiv o Kiev? Analogie e differenze fra russo e ucraino

Il Foglio ha annunciato su Instagram che scriverà Kyiv, Donbas e Luhansk al posto di Kiev, Donbass e Lugansk. La decisione del giornale fondato da Giuliano Ferrara e ora diretto da Claudio Cerasa vuole essere un gesto di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Ma quali sono le somiglianze e le differenze fra le due lingue? E perché è così politicamente rilevante la scelta di scrivere Kyiv al posto di Kiev?

 

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Il ramo slavo orientale

Entrambe lingue indoeuropee, russo e ucraino appartengono al sottogruppo delle lingue slave. Queste ultime si suddividono a propria volta in tre differenti rami:

  1. Ramo slavo meridionale
    comprende bosniaco, serbo, croato, sloveno, bulgaro e macedone;
  2. Ramo slavo occidentale
    comprende polacco, casciubo, ceco, slovacco e sorabo;
  3. Ramo slavo orientale
    quello che ci interessa perché comprende russo, bielorusso e ucraino.

Lettere dei due alfabeti: analogie e differenze

L’alfabeto russo

 

L’alfabeto ucraino

Le lettere in comune:

  • А si pronuncia a (Andrea);
  • Б si pronuncia b (bacio);
  • В si pronuncia v (Verona);
  • Д si pronuncia (dato);
  • Ж si pronuncia ʒ (francese je t’aime);
  • З si pronuncia z (asino);
  • Й si pronuncia j (aiuola);
  • К si pronuncia (caro);
  • Л si pronuncia (Lorenzo);
  • М si pronuncia (mano);
  • Н si pronuncia (nano);
  • О si pronuncia (ora);
  • П si pronuncia (pera);
  • Р si pronuncia (Roberto);
  • С si pronuncia (signore);
  • Т si pronuncia t (tavolo);
  • У si pronuncia u (umiltà);
  • Ф si pronuncia f (ferro);
  • Х si pronuncia /h/ (Хорошо, horoshò, bene in russo);
  • Ц si pronuncia z (mazzo);
  • Ч si pronuncia ʧ (cercare);
  • Ш si pronuncia ʃ  (sciare);
  • Щ si pronuncia ʃt (simile a Ш);
  • Ю si pronuncia ;
  • Я si pronuncia ;
  • Ъ si pronuncia ə;
  • Ь è segno muto.

Le differenze

Stesse lettere ma pronuncia diversa
  • Г
    in russo si pronuncia g dura (гостиница, che significa hotel, si pronuncia gostinica);
    in ucraino si pronuncia h (гаразд, che significa ok, si pronuncia harazd).
  • И
    in russo si pronuncia i (Imola);
    in ucraino si pronuncia y (una i molto forte e gutturale).
  • Е
    in russo si pronuncia  ie (ieri);
    in ucraino, invece, si pronuncia è.
Lettere solo russe
  • Э
    si pronuncia è.
  • Ё
    si pronuncia iò.
Lettere solo ucraine
  • Ґ
    corrisponde alla g dura (che corrisponde alla lettera russa Г).
  • Є
    si pronuncia ye come in yes.
  • I
    si pronuncia i.
  • Ї
    si pronuncia yi.

Kyiv o Kiev?

La traslitterazione russa di Киев è Kiev, quella ucraina di Київ è Kyiv. Луганск è Lugansk nella traslitterazione russa, in quella ucraina Луганськ è Luhansk. Il russo Донбасс, traslitterato, è Donbass; l’ucraino Донбас è invece Donbas.

Morfologia

Con morfologia si intende lo studio della flessione, della composizione e derivazione delle parole, della determinazione delle categorie e delle funzioni grammaticali, e quindi degli elementi formativi, desinenze, affissi e alternanze qualitative e quantitative (Treccani).

A livello morfologico, le due lingue non presentano grandi differenze. Sia in russo che in ucraino, sostantivi, aggettivi e pronomi si distinguono in:

  • Genere
    maschile, femminile, neutro;
  • Numero
    singolare, plurale;
  • Caso
    nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, prepositivo (l’ucraino presenta inoltre il vocativo);
  • Animatezza
    animati e inanimati.

Sintassi

Se a livello morfologico le due lingue sono molto simili, è invece a livello sintattico che le differenze si fanno più marcate.

Verbo avere
  • In russo il verbo avere ha perso gran parte delle funzioni che aveva inizialmente. Per indicare quindi l’idea del possesso, il russo utilizza il costrutto у x есть z (u x est’ z, ossia presso x è z), dove x è il possessore (caso genitivo), mentre z è la cosa posseduta (caso nominativo).
    Esempio: у меня есть яблоко
    Traslitterato: u menya est’ jabloko
    Traduzione: io ho una mela, ma letteralmente presso di me è una mela.
  • L’ucraino, invece, esprime l’idea del possesso attraverso il verbo мати (mati).
Verbo essere
  • In russo non esiste il verbo essere al tempo presente del modo indicativo (eccezion fatta per la forma “est’” di cui sopra e che serve soltanto per indicare l’idea del possesso). Se il soggetto non è un pronome, un trattino separa il soggetto dal predicato.
    Esempio: Россия самая большая страна мира
    Traslitterazione: Rossija — samaja bol’šaja strana mira
    Traduzione: la Russia è il paese più grande del mondo.
  • In ucraino, invece, in qualche circostanza il verbo essere al presente si utilizza.
    Esempio: він є відомий науковець
    Traslitterazione: vin ye vidomyy naukovetsʹ
    Traduzione: egli è un famoso scienziato.

Particolarità del russo: il lessico ricco di prestiti

Pietro il Grande

Pietro il Grande (1672-1725) fu lo zar che fece costruire dal nulla la città di San Pietroburgo, rendendola capitale dell’Impero russo.
Con l’edificazione ex novo della città, Pietro il Grande fece respirare alla Russia intera una boccata d’aria occidentale.
L’occidentalismo di cui Pietro I fu fautore è rintracciabile innanzitutto negli edifici, costruiti per la maggior parte da architetti italiani. Ad esempio, Domenico Trezzini costruì la fortezza di Pietro e Paolo, Bartolomeo Rastrelli il Palazzo d’Inverno, Carlo Rossi la Chiesa di Caterina, Antonio Rinaldi il Palazzo di marmo. Ma l’occidentalismo di Pietro il Grande può essere osservato anche e soprattutto a livello lessicale, attraverso una serie di prestiti:

  • dall’olandese
    борт, bort, nave; гавань, gavan’, porto;
  • dal tedesco
    фланк, flank, fianco;
  • dal latino
    Prevalentemente termini di carattere amministrativo: империя, imperija, impero; сенат, senat, senato; министр, ministr, ministro.
Monumento equestre dedicato a Pietro il Grande
Andrea Achille Dell'Oro

Lecco, classe '98. Provinciale all'anagrafe, cosmopolita e poliglotta per vocazione. Di formazione classica, mi laureo con lode in lingue e letterature straniere (portoghese e russo) con una tesi sul cinema sovietico. Cultore della storia contemporanea e della letteratura greca, ossessionato dalla italo-disco e dall'estetica anni '80, slavista con una predilezione per l'architettura brutalista dell'URSS. Scrivo di attualità, politica, cronaca nera, musica e moda. Sogno di diventare un giornalista televisivo.

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