
Falsa partenza per Friedrich Merz, che al primo scrutinio della votazione che doveva eleggerlo cancelliere non ha incassato un numero di voti sufficiente. Uno choc durato poco, però: l’alleanza a sostegno della Cdu si è subito ricompattata e Merz è stato eletto nel pomeriggio in una seconda votazione.
Uno scenario inaspettato
In un Paese spaccato come è la Germania dopo le ultime elezioni, anche una conferma formale può riservare delle sorprese. È quanto accaduto questa mattina a Berlino, quando il primo scrutinio del Bundestag non ha dato l’esito atteso. Erano infatti solo 310 i consensi per Friedrich Merz, leader della Cdu che ha vinto le elezioni lo scorso 28 febbraio.
Una battuta d’arresto, piccola ma significativa, che ha colpito la Grosse Koalition, composta da Cdu e dai socialdemocratici di Olaf Scholz. Non solo, infatti, Merz non ha raggiunto i 316 voti necessari per la maggioranza assoluta; quello che fa specie è anche la compattezza dell’opposizione, perché, a fronte di tre astensioni, sono stati ben 310 i parlamentari che hanno “no” a Merz.
È un inciampo senza precedenti, dal momento che non era mai accaduto nella storia della Germania che il cancelliere in pectore fallisse la conferma alla prima votazione. Ma è anche il segno di un tradimento intestino, poiché i partiti della coalizione di governo contano 328 seggi ed è evidente che qualcuno ha votato contro.
L’elezione al secondo turno
La legge tedesca prevede tre scrutini per la conferma del cancelliere, al termine dei quali viene eletto il candidato che abbia preso più voti, anche senza la maggioranza assoluta. Perciò, a preoccupare il mondo politico teutonico non era se e come fare una seconda votazione, bensì quando farla. Un rebus risolto prontamente: già nel pomeriggio si è proceduto a votare nuovamente e questa volta l’esito ha sorriso Merz. Per lui 325 voti, nove in più del minimo necessario.
Superata la bocciatura, Merz può festeggiare l’inizio del suo mandato da cancelliere, seppur con notevoli preoccupazioni. La sua è una maggioranza risicata e l’opposizione del partito di estrema destra Afd – che già invocava nuove elezioni dopo il primo scrutinio – si fa sentire. Bisognerà poi indagare sui motivi che hanno portato una parte dei sostenitori di Merz alla defezione, dando l’idea che la sua non sia una guida salda sulla coalizione che lo sostiene.
Infine, l’insolito asse tra conservatori e progressisti su cui si regge il governo Merz potrebbe essere troppo fragile anche per le questioni europee. Tra i leader che si sono complimentati per la vittoria, forse solo Zelensky lo ha lasciato intendere. «Ci auguriamo sinceramente che la Germania diventi ancora più forte e che vedremo una maggiore leadership tedesca negli affari europei e transatlantici», ha auspicato il presidente ucraino Kiev. «Questo è particolarmente importante, visto il futuro dell’Europa in gioco, e dipenderà dalla nostra unità», ha scritto sui social, richiamando il ruolo della Germania nelle politiche europee.
I sincerely congratulate @_FriedrichMerz on his election as Germany’s new Federal Chancellor.
Ukraine is deeply grateful for the support of Germany and its people. Your helping hand has saved thousands and thousands of Ukrainian lives.
We sincerely hope that Germany will grow…
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 6, 2025